Il manubrio
Il manubrio della mountain bike è formato da due pezzi: la pipa e la barra manubrio. Le dimensioni della pipa influiscono sulla posizione in sella alla bicicletta:
- Lunghezza, è quella che influisce maggiormente sulla posizione e sulla forza che si esercita per ruotare il manubrio. Più la pipa è lunga, più il braccio di leva aumenta e viceversa. Nel downhill si usano pipe ultra-corte per portare il pilota verso la parte posteriore della bici.
- L'angolo, è dato tra l'asse del tubo del piantone dello sterzo e la pipa stessa. Se la pipa è meno angolata, la posizione del biker avanza.
- Altezza, si regola mediante la vite in testa al piantone dello sterzo. Il modello aheadset prevede l'uso di anelli incastrati tra il tubo dello sterzo e la pipa. Questi anelli determinano l'altezza.
La barra manubrio ha 4 caratteristiche: forma (dritta o ricurva), larghezza, ampiezza dell'eventuale piegatura e angolazione. La scelta della forma è legata alle flessibilità della schiena del ciclista: dritta significa forma più aerodinamica, rialzata, uso della bici reattivo e nervoso. La lunghezza della barra ha le stesse proprietà di quelle della pipa, ma manubrio più ampio significa aprire di più le braccia influendo sulla respirazione. L'angolo della piega è l'inclinazione della barra verso la sella, tramite il giunto con la pipa si può più o meno inclinare a proprio piacere. Ai 2 estremi del manubrio si trovano le manopole, che devono avere la caratteristica di essere confortevoli nell'impugnatura e traspiranti. Più esterne si possono trovare o meno le appendici o corna, che consentono di variare impugnatura e posizione di guida e in alcuni casi sono vantaggiose dal punto di vista della guidabilità della bicicletta.
Tenere sotto controllo i fissaggi al manubrio per una corretta manutenzione.
Per le bici da corsa il manubrio ha una forma particolare che consente al ciclista di stare più piegato e migliorare l'aerodinamicità. Il drop è la distanza tra la parte superiore e l'impugnatura inferiore; il reach è la profondità della curva, dall'estremo anteriore fino alla parte più posteriore. Esistono principalmente 2 tipi di pieghe:
- Curva a cassetto o belga, ha la parte superiore dritta e curvatura secca alle estremità.
- Linea morbida o forma italiana, la parte superiore ha la piega che inizia a degradare verso il basso già a pochi centimetri dalla pipa del manubrio.
Le curve dipendono da modello a modello, ma si devono adattare alla corporatura del ciclista e al tipo di uso, comunque adatte sempre a gare su pista o a cronometro. Per migliorare la presa, il manubrio viene ricoperto da un nastro, chiamato appunto nastro manubrio, fatto di materiale spugnoso e che serve anche a nascondere le guaine dei freni e del cambio. Sul manubrio da corsa possono essere montate le prolunghe più o meno lunghe e di forma variabile, due impugnature fissate ai lati della pipa che facilitano la comodità e l'aerodinamicità del ciclista.
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