San Martino di Castrozza, Primiero, Vanoi

n° 1 Malga Fiamena (Tognola-Malga Fiamena-Gobbera-Fiera di Primiero)

E’ un itinerario completo e di grande soddisfazione anche per i bikers più esigenti, consigliato con tempo asciutto. Il percorso si snoda lungo i fianchi della selvaggia Val Sorda per poi raggiungere la bassa valle del Primiero. La Malga Fiamena è un posto magnifico per un breve pic-nic e punto panoramico d’eccezione. Dal Passo della Gobbera si raggiunge Fiera di Primiero seguendo la Via Nova, sentiero perfetto come fondo e pendenza, ideale per la mtb.
Da Fiera di P. si ritorna a San Martino con l’autobus (bici ammesse) oppure, per i bikers ben allenati, ancora in mtb salendo lungo il versante sinistro orografico della Val Cismon (passando sotto il rifugio Petina e per la Malga Zivertaghe).
Nota: come variante alla parte finale Gobbera – Fiera di P., si può rientrare dal Passo della Gobbera direttamente a San Martino di C. attraverso Camp e i prati Dismoni (percorso della Rampikissima), vedasi itinerario n° 4 (in tal caso il percorso totale è di 47.88 km e naturalmente più impegnativo fisicamente).

accesso: San Martino di Castrozza alla partenza della cabinovia Tognola
partenza: all'arrivo in quota della cabinovia Tognola, 2140 m
arrivo: Fiera di Primiero, 715 m
dislivello in salita: m 566
dislivello in discesa: m 1992
distanza percorsa: km 35.25
difficoltà: media **
ciclabilità: 95%
tipo di fondo: sterrato 61% - sentiero 20% - asfalto 19%
tempo indicativo di percorrenza: 2 h 30 min
punti di appoggio: Rifugio Tognola, 2140 m (tel 0439.68329) - Malga Tognola, 1988 m (tel. 0439.494553) - Ristorante Bar La Gobbera , 985 m (tel 0439.719065)

Dalla stazione di arrivo della telecabina scendere per l’evidente sterrato (inizialmente in direzione SO) fino all’ampia sella della Malga Tognola (q. 1988 m, km 1.57)
Dalla Malga Tognola passare di fianco alla steccionata della partenza della seggiovia Cima Tognola ed imboccare un sentierino (direzione O) a tratti non ciclabile, inizialmente in piano e poi in discesa (segnavia n° 352 "Caoria" e segni bianco/rossi). Seguire il sentiero che passa sulla dx orografica del rio Tognola e si addentra nel bosco (alcuni passaggi tecnici e a tratti non ciclabili) fino a pervenire alla casa forestale (q. 1570 m, km 5.04).
Percorrere ora la strada forestale (direzione Caoria) fino al ponte a quota 1305 m (km 7.78), dove a sx si imbocca la salita per Malga Fiamena .
Seguire lo sterrato in salita, con pendenza media, fino al tornante a sx a quota 1640 m (km 12.00). Dopo circa 400 m abbandonare la strada forestale e prendere un sentiero a dx, largo ma ripido, che conduce in breve alla Malga Fiamena (q. 1749 m, km 13.00). Dalla malga imboccare la strada forestale che sale con pendenza modesta per quasi 50 m di dislivello, poi scendere progressivamente fino al Colle delle Mede (q. 1510 m, km 17.72).
Dal colle si prosegue lungo la strada forestale fino a trovare l’asfalto a q. 1070 m (km 20.82), poi continuare fino al paesino di Cicona (q. 1000 m, km 21.50).
A Cicona seguire a sx la strada asfaltata (quasi in piano), raggiungere l’abitato di Zortea e quindi, a circa metà del rettilineo in discesa che si immette sulla strada provinciale della Gobbera, deviare a sx per una stradina asfaltata che permettere di arrivare senza perdere quota al passo della Gobbera (q. 985 m, km 26.66).
Dal passo scendere per asfalto fino ad un bivio a sx (q. 910 m, km. 27.93) dove si stacca una stradina asfaltata in salita (indicazioni "Rampikissima" e "Via Nova").
Dal bivio seguire la stradina per circa 500 m fino ad una spianata, poi prendere lo sterrato a dx (a sx si sale invece lungo il percorso della Rampikissima). Seguire lo sterrato nel bosco fino ad un bivio (q. 900 m, km 30.00) presso un crocefisso in legno, prendere a sx il sentiero (indicazioni "Via Nova") che al km 30.45 attraversa una mulattiera in sassi, per continuare il leggera discesa fino ad un ulteriore bivio (km 30.96). Proseguire diritto lungo il sentiero (stretto) fino ad arrivare ad una strada asfaltata (q. 860 m, km 31.56).
Qui salire a sx lungo la strada per soli 100 m e riprendere il sentiero a dx, superare diritto un bivio (km 32.00), poi un ponticello dove inizia uno sterrato. Seguirlo sempre diritto, attraversare una strada asfaltata in corrispondenza di un gruppo di baite (km 33.20), poi attraversare una seconda strada asfaltata (km 33.80) per giungere finalmente all’abitato di Fiera di Primiero (q. 715 m, km 35.25).

n° 2 Valsorda (Tognola-Malga Valsorda-Gobbera-via Nova-Fiera di Primiero)

Come l’itinerario n° 1, anche questo (avendo in comune la parte iniziale e quella finale) è di grande soddisfazione per i bikers più esigenti, con l’aggiunta di una salita un po’ più faticosa alla forcella Valsorda a quota 2094 m, ed un maggiore "isolamento". Dalla forcella Valsorda si scende a Zortea (oltre 1000 m di dislivello) per una ripida e magnifica mulattiera che impegna severamente freni e mani/braccia.
Il percorso è consigliato con tempo asciutto.
Dal Passo della Gobbera si raggiunge Fiera di Primiero seguendo la Via Nova, sentiero perfetto come fondo e pendenza, ideale per la mtb.
Da Fiera di P. si ritorna a San Martino con l’autobus (bici ammesse) oppure, per i bikers ben allenati, ancora in mtb salendo lungo il versante sinistro orografico della Val Cismon (passando sotto il rifugio Petina e per la Malga Zivertaghe).
Nota: come variante alla parte finale Gobbera – Fiera di P., si può rientrare dal Passo della Gobbera direttamente a San Martino di C. attraverso Camp e i prati Dismoni (percorso della Rampikissima), vedasi itinerario n° 4 (in tal caso il percorso totale è di 42.22 km e naturalmente più impegnativo fisicamente).

accesso: San Martino di C., partenza cabinovia Tognola
partenza: all'arrivo in quota della cabinovia Tognola, 2140 m
arrivo: Fiera di Primiero, 715 m
dislivello in salita: m 554
dislivello in discesa: m 1979
distanza percorsa: km 29.59
difficoltà: media **
ciclabilità: 92%
tipo di fondo: sterrato 17% - sentiero 65% - asfalto 18%
tempo indicativo di percorrenza: 2 h 30 min
punti di appoggio: Rifugio Tognola, 2140 m (tel 0439.68329) - Malga Tognola, 1988 m (tel. 0439.494553) - Ristorante Bar La Gobbera , 985 m (tel 0439.719065)

Dalla stazione di arrivo della telecabina scendere per l’evidente sterrato (inizialmente in direzione SO) fino all’ampia sella della Malga Tognola (q. 1988 m, km 1.57)
Dalla Malga Tognola passare di fianco alla steccionata della partenza della seggiovia Cima Tognola ed imboccare un sentierino (direzione O) a tratti non ciclabile, inizialmente in piano e poi in discesa (segnavia n° 352 "Caoria" e segni bianco/rossi). Seguire il sentiero che passa sulla dx orografica del rio Tognola e si addentra nel bosco (alcuni passaggi tecnici e a tratti non ciclabili) fino a pervenire alla casa forestale (q. 1570 m, km 5.04).
Da qui, superato il ponte sul rio Valsorda, prendere subito a sx lo sterrato che sale, in meno di 4 km e con pendenza a tratti sostenuta, alla Malga Valsorda (q. 1918 m, km 8.50)
Dalla malga proseguire lungo il sentiero (segni bianco/rossi) che, passando sopra un minuscolo laghetto, sale alla Forcella Valsorda (q. 2094 m, km 10.03). Il sentiero è in gran parte non ciclabile (bici a spinta) ed in qualche punto poco marcato, ma comunque la direzione della forcella è evidente.
Qui inizia l’entusiasmante discesa sul versante S verso Zortea, piacevole paesino 1000 m più in basso, ma occorre fare attenzione ad imboccare la mulattiera giusta (n°344). Dalla forcella scendere diritto per 30 m, poi prendere la mulattiera sassosa che scende leggermente a sx (trascurare sia la mulattiera di dx, che conduce alla Malga Boalon, sia quella di sx che resta inizialmente in quota per poi scendere alla Malga Folga). Percorrere la mulattiera n°344 (a tratti si riduce a sentiero tecnico) fino in fondo alla q. 1150 m, dove si prende una strada forestale. Seguirla per circa 300 m, poi prima di un ponte imboccare a sx il sentiero che in breve porta a Zortea (q. 1027 m, km 16.40).
A Zortea seguire a sx la strada asfaltata (inizialmente quasi in piano) poi, a circa metà del rettilineo in discesa che si immette sulla strada provinciale della Gobbera, deviare a sx per una stradina asfaltata che permettere di arrivare senza perdere quota al passo della Gobbera (q. 985 m, km 21.00).
Dal passo scendere su asfalto per 1.3 km fino ad un bivio a sx (q. 910 m, km 22.27) dove si stacca una stradina asfaltata in salita (indicazioni "Rampikissima" e "Via Nova").
Dal bivio seguire la stradina per circa 500 m fino ad ad una spianata, poi prendere lo sterrato a dx (a sx si sale invece lungo il percorso della Rampikissima). Seguire lo sterrato nel bosco fino ad un bivio (q. 900 m, km 24.34) presso un crocefisso in legno, prendere a sx il sentiero (indicazioni "Via Nova") che al km 24.79 attraversa una mulattiera in sassi, per continuare il leggera discesa fino ad un ulteriore bivio (km 25.30). Proseguire diritto lungo il sentiero (stretto) fino ad arrivare ad una strada asfaltata (q. 860 m, km 25.90). Qui salire a sx lungo la strada per soli 100 m e riprendere il sentiero a dx, superare diritto un bivio (km 26.34), poi un ponticello dove inizia uno sterrato. Seguirlo sempre diritto, attraversare una strada asfaltata in corrispondenza di un gruppo di baite (km 27.54), poi attraversare una seconda strada asfaltata (km 33.80) per giungere finalmente all’abitato di Fiera di Primiero (q. 715 m, km 29.59).

n° 3 Valzanchetta (Tognola-Valzanchetta-Caoria-Gobbera-Fiera di Primiero)

E' un itinerario di grande respiro, molto vario, anche alpinistico, a causa della salita (bici in spalla) di circa 40 min alla Forcella Valzanchetta. Da qui poi si scende per circa 400 m di dislivello alla Malga Valzanchetta su un sentiero poco marcato e in parte non ciclabile. Cio' nonostante, l'interesse del percorso globale e la bellezza dei luoghi ripagano dei disagi e fanno di questo percorso una giornata di mtb originale e di alto livello.
Dal Passo della Gobbera si raggiunge Fiera di Primiero seguendo la Via Nova, sentiero perfetto come fondo e pendenza, ideale per la mtb.
Da Fiera di P. si ritorna a San Martino con l'autobus (bici ammesse) oppure, per i bikers ben allenati, ancora in mtb salendo lungo il versante sinistro orografico della Val Cismon (passando sotto il rifugio Petina e per la Malga Zivertaghe).
Nota: come variante alla parte finale Gobbera - Fiera di P., si puo' rientrare dal Passo della Gobbera direttamente a San Martino di C. attraverso Camp e i prati Dismoni (percorso della Rampikissima), vedasi itinerario n° 4 (in tal caso il percorso totale e' di 54.06 km e fisicamente impegnativo).

accesso: San Martino di C., partenza cabinovia Tognola
partenza: Arrivo cabinovia Tognola, 2140 m
arrivo: Fiera di Primiero, 715 m
dislivello in salita: m 610
dislivello in discesa: m 1960
distanza percorsa: km 41.43
difficoltà: difficile ***
ciclabilità: 86%
tipo di fondo: sterrato 47% - sentiero 33% - asfalto 20%
tempo indicativo di percorrenza: 2 h 40 min (+ 40 min salita con bici in spalla)
punti di appoggio: Rifugio Tognola, 2140 m (tel 0439.68329) - Malga Tognola, 1988 m (tel. 0439.494553) - Ristorante Bar La Gobbera , 985 m (tel 0439.719065)

Dalla stazione di arrivo della telecabina scendere per l'evidente sterrato (inizialmente in direzione SO) fino all'ampia sella della Malga Tognola (q. 1988 m, km 1.57).
Dalla Malga Tognola proseguire per strada sterrata fino ad un bivio a sinistra che conduce nei pressi della partenza dello skilift Cigolera e ad un ponticello sul rio Tognola (q. 1906 m, km 2.35).
Passato il ponticello seguire il sentiero a sinistra (indicazioni "Malga Valcigolera n° 9") che, quasi in piano e con alcuni passaggi tecnici, conduce alla pista di sci Cristiania. Seguire la pista per soli 50 m in direzione della vicina Malga Valcigolera ed individuare (attenzione) a sx il sentiero poco marcato n°368 del passo di Valzanchetta (q. 1925 m, km 4.71). Salire lungo il sentiero, a tratti poco marcato (segni bianco/rossi) o del tutto perso, stando in prossimita' dell'impluvio (sx orografica), in direzione dell'evidente Forcella Valzanchetta, che si raggiunge con la bici in spalla o spingendo in circa 40 min (q. 2251 m, km 5.08).
Dal colle scendere per tracce scarse seguendo i segni bianco/rossi a sx (direzione SO) fino alla quota di 2150 m, quindi piegare a dx in una valletta (direzione O) da cui il sentiero e' piu' evidente. Giunti presso un fitto boschetto di abeti (circa q. 1900 m), attraversarlo a dx in lieve salita fino a raggiungere la Malga Valzanchetta (q. 1867 m, km 7.42)
Costeggiare il muro della baita e scendere per il sentiero fino ad un pianoro a q. 1780 m. dove si attraversa a sx il rio Valzanchetta (km 8.03). Continuare su percorso tecnico fino ad un bivio (km 8.68) dove si prende a dx. Poco dopo, a q. 1655 m circa, attraversare a dx nuovamente il rio Valzanchetta (guado), ed imboccare la strada forestale della Valzanca (km 9.16). Scendere per il veloce sterrato, passando nei pressi di una diga dell'Enel, fino ad incrociare la strada forestale principale che sale da Caoria, in corrispondenza di un ponte sul rio Valsorda (q. 1128 m, km 14.72).
Dal ponte seguire in rapida discesa lo sterrato fino all'abitato di Caoria (q. 850 m, km 18.93).
Da Caoria si prende a dx la strada asfaltata in direzione Rifugio Refavaie e, dopo soli 900 m si svolta a sx su un ponte per portarsi sulla destra orografica del torrente Vanoi. Seguire la strada in leggera discesa, dapprima asfaltata, poi sterrata, fino ad imboccare al km 19.85 a sx la strada asfaltata che conduce a Canal San Bovo (q. 750 m, km 27.55)
Proseguire in piano fino a Lausen, poi prendere a sx la salita, sempre su asfalto, fino al passo della Gobbera (q. 985 m, km 32.84).
Dal passo scendere per asfalto fino ad un bivio a sx (q. 910 m, km. 34.11) dove si stacca una stradina asfaltata in salita (indicazioni "Rampikissima" e "Via Nova").
Dal bivio seguire la stradina per circa 500 m. fino ad ad una spianata, poi prendere lo sterrato a dx (a sx si sale invece lungo il percorso della Rampikissima). Seguire lo sterrato nel bosco fino ad un bivio (q. 900 m, km 36.18) presso un crocefisso in legno, prendere a sx il sentiero (indicazioni "Via Nova") che al km 36.63 attraversa una mulattiera in sassi, per continuare il leggera discesa fino ad un ulteriore bivio (km 37.14). Proseguire diritto lungo il sentiero (stretto) fino ad arrivare ad una strada asfaltata (q. 860 m, km 37.74).
Qui salire a sx lungo la strada per soli 100 m e riprendere il sentiero a dx, superare diritto un bivio (km 38.18), poi un ponticello dove inizia uno sterrato. Seguirlo sempre diritto, attraversare una strada asfaltata in corrispondenza di un gruppo di baite (km 39.38), poi attraversare una seconda strada asfaltata (km 39.98) per giungere finalmente all'abitato di Fiera di Primiero (q. 715 m, km 41.43).

n° 4 Caoria (Tognola-Caoria-Gobbera-Camp-Dismoni-San Martino di Castrozza)

L’itinerario fino a Caoria rappresenta una downhill varia e divertente. La strada forestale della Val Sorda induce alla velocità (attenzione alle rare jeep delle guardi forestali) e percorre un ambiente di grande interesse naturalistico.
Da Caoria per sterrato ed asfalto si raggiunge con una breve salita finale il passo della Gobbera, da cui si rientra a San Martino seguendo in massima parte il percorso della Rampikissima (attraverso Camp ed i prati Dismoni).
In definitiva, è un itinerario di classe, moderatamente impegnativo dal punto di vista atletico, grazie al vantaggio della quota raggiunta con la telecabina.

accesso: San Martino di C., partenza cabinovia Tognola
partenza: Arrivo cabinovia Tognola, 2140 m
arrivo: San Martino di C.
dislivello in salita: m 845
dislivello in discesa: m 1625
distanza percorsa: km 48.51
difficoltà: media **
ciclabilità: 98%
tipo di fondo: sterrato 69% - sentiero 10% - asfalto 21%
tempo indicativo di percorrenza: 3 h 15 min
punti di appoggio: Rifugio Tognola, 2140 m (tel 0439.68329) - Bar Ristorante Passo della Gobbera, 985 m (tel 0439.719065) - Bar Ristorante Dismoni, 1275 m (tel 0439.62831)

Dalla stazione di arrivo della telecabina scendere per l’evidente sterrato (inizialmente in direzione SO) fino all’ampio sella della Malga Tognola (q. 1988 m, km 1.57)
Dalla Malga Tognola passare di fianco alla steccionata della partenza della seggiovia Cima Tognola ed imboccare un sentierino (direzione O) a tratti non ciclabile, inizialmente in piano e poi in discesa (segnavia n° 352 "Caoria" e segni bianco/rossi). Seguire il sentiero che passa sulla dx orografica del rio Tognola e si addentra nel bosco (alcuni passaggi tecnici e a tratti non ciclabili) fino a pervenire alla casa forestale (q. 1570 m, km 5.04). Dalla casa forestale, prendere il ponte e a dx ed iniziare il lungo ed entusiasmante sterrato in discesa che si segue, trascurando le varie deviazioni, fino a Caoria (q. 854 m, km 13.38). Da Caoria si prende a dx la strada asfaltata in direzione Rifugio Refavaie e, dopo soli 900 m si svolta a sx su un ponte per portarsi sulla destra orografica del torrente Vanoi. Seguire la strada in leggera discesa, dapprima asfaltata, poi sterrata, fino ad imboccare al km 19.85 a sx la strada asfaltata che conduce a Canal San Bovo (q. 750 m, km 22.0) Proseguire in piano fino a Lausen, poi prendere a sx la salita, sempre su asfalto, fino al passo della Gobbera (q. 985 m, km 27.29). Dal passo scendere per asfalto fino ad un bivio a sx (q. 910 m, km. 28.56) dove si stacca una stradina asfaltata in salita (indicazioni "Rampikissima" e "Via Nova"). Dal bivio seguire la stradina per circa 500 m fino ad una spianata, poi prendere lo sterrato in corrispondenza di una curva a sx, ignorare un bivio a sx a q. 1125 m, e prendere invece un secondo bivio a dx (q. 1175 m, km 30.79), lungo uno sterrato che scende leggermente. Dopo meno di 1 km deviare a sx (leggera salita) e quindi proseguire in discesa. Arrivati ad un gruppo di baite prendere il sentiero a dx in discesa, poi subito a sx, attraversare altre baite e, arrivati ad una strada asfaltata, attraversarla e proseguire su sentiero (km 5.48). Superate altre baite si prosegue fino ad incontrare la strada asfaltata che sale a Camp (q. 1130 m, km 33.29). A questo punto, anziché salire a sx a Camp lungo il percorso della Rampikissima, scendere invece a dx sulla strada asfaltata e dopo soli 100 m prendere a sx lo sterrato che conduce velocemente al bivio (q. 1275, km 41.59) dei prati Dismoni. Il nostro percorso prosegue a sx del bivio, tuttavia è raccomandabile fare una breve deviazione a dx per raggiungere dopo circa 1 km la località Dismoni, magnifico belvedere sul gruppo delle Pale e su tutta la valle del Primiero (bar-ristorante sul posto). Dal bivio precedente si sale a sx lungo la strada forestale, fino a raggiungere i prati sottostanti Malga Crel, poi ancora in leggera salita (quota massima 1560 m) per poi scendere decisamente su San Martino. Si attraversa la pista di sci Tognola 1, quindi si perviene ad un bivio: prendere a dx per arrivare al parcheggio della telecabina Tognola (q. 1420 m, km 48.51), oppure proseguire diritto attraverso un ponte per arrivare a San Martino centro.

n° 5 Carosello delle malghe (Tognola-Val Cigolera-San Martino di Castrozza)

Si tratta di un itinerario con due magnifiche varianti downhill, da percorrere d’un fiato, al cospetto delle Pale di San Martino e attraverso boschi di rododendri, abeti e larici..La variante B presenta un brevissimo tratto di sentiero in parte non ciclabile (sentiero della Pace), che però non ne sminuisce la validità complessiva.
Naturalmente con la telecabina è possibile percorrere le due discese nella stessa giornata, o anche in mezza giornata per i più "tonici".
Suggeriamo, per un’eventuale sosta gastronomica con piatti locali e gustosi, il Rifugio Tognola a 2140 m (all’arrivo della telecabina) oppure il Ristorante Malga Frattazza, in fondo all’itinerario della variante A.

Legenda: (variante A) [variante B]

accesso: San Martino di C., partenza cabinovia Tognola
partenza: Arrivo cabinovia Tognola, 2140 m
arrivo: (San Martino di C., parcheggio cabinovia Tognola, 1420 m) - [San Marino di C., centro, 1470 m]
dislivello in salita: m (0) - [60]
dislivello in discesa: m (720) - [730]
distanza percorsa: km (9.77) - [13.27]
difficoltà: media **
ciclabilità: (100%) - [95%]
tempo indicativo di percorrenza: (40 min) - [55 min]
punti di appoggio variante A: Rifugio Tognola, 2140 m (tel 0439.68329) - Malga Tognola, 1988 m (tel. 0439.494553) - Malga Frattazza, 1445 m (tel 0439.68470)
punti di appoggio variante B: Rifugio Tognola, 2140 m (tel 0439.68329) - Bar Ristorante Malga Ces, 1670 m. (tel. 0439.68145)

Dalla stazione di arrivo della telecabina scendere per l’evidente sterrato (inizialmente in direzione SO) fino all’ampio sella della Malga Tognola.
Dalla Malga Tognola proseguire per strada sterrata fino ad un bivio a sinistra che conduce nei pressi della partenza dello skilift Cigolera e ad un ponticello sul rio Tognola (q. 1906 m, km 2.35). Passato il ponticello seguire il sentiero a sinistra (indicazioni "Malga Valcigolera n° 9") che, quasi in piano e con alcuni passaggi tecnici, conduce alla Malga Val Cigolera (q. 1880 m, km 5.14).

Variante A:
Dalla malga scendere per sterrato a destra fino ad incontrare la strada forestale della Tognola (sbarra, q. 1660 m, km 6.78). Proseguire fino a passare l’incrocio con lo sterrato che proviene dal’itinerario di variante B (q. 1558, km 7.78) e giunti ad un ulteriore bivio (km 8.34) prendere a destra per arrivare al parcheggio della cabinovia Tognola, oppure a sinistra per ritornare a San Martino paese.

Variante B:
Dalla malga prendere lo sterrato in forte salita che si congiunge con la pista di sci. Percorrerlo fino allo "scavalco", passare sotto i cavi della seggiovia e scendere leggermente fino ad incontrare a sinistra le indicazioni "Malga Ces – Pian delle Cartucce" (q. 1940 m, km 6.17). Qui si percorre per un tratto il "sentiero della pace".
Seguire il sentiero in leggera discesa, superare la pista di sci (km 6.60), passare sotto i cavi della seggiovia di Punta Ces, ignorare il bivio a destra con indicazione San Martino, poi dopo alcuni passaggi esposti e non ciclabili, giungere alla pista di sci Cristiania (q. 1830 m, km 7.63).
Seguire la pista per circa 500 m, poi prendere a sinistra lo sterrato che passa sopra Malga Ces e che infine si innesta con la strada asfaltata (q. 1585 m, km 9.87).
Dopo circa 300 m di asfalto prendere a destra uno sterrato (indicazioni "Val Cigolera") che prima sale leggermente poi scende. Raggiunta la forestale che scende dall’Alpe Tognola , seguirla fino ad un bivio (km 12.80) dove si prende a destra per tornare alla partenza della telecabina oppure a sinistra per arrivare in San Martino centro (q. 1470, km 13.27).

n° 6 Sentiero ecologico (Tognola-Val Cigolera-San Martino di Castrozza)

E’ una downhill corta ma bellissima, che si sviluppa in boschi di rododendro, abete e larice, ed in parte lungo il rio Cigolera, dove è d’obbligo il massimo rispetto ambientale.
Un terzo del percorso si svolge lungo il cosiddetto "sentiero ecologico" (attenzione agli escursionisti ed alla fauna boschiva) che rappresenta un tratto piuttosto tecnico con curve strette ma fondo ottimo (salvo pochi passaggi non ciclabili). Da effettuarsi in condizioni di tempo asciutto.
In definitiva, è un itinerario ideale come "assaggio", e di soddisfazione anche per il biker smaliziato. Grazie alla telecabina, lo si può ripetere più volte nella giornata, oppure combinarlo con altre discese con partenza dalla Tognola.
Dulcis in fundo, il rifugio Tognola e le due malghe citate possono costituire un invitante pretesto di sosta gastronomica.

accesso: San Martino di C., partenza cabinovia Tognola
partenza: Arrivo cabinovia Tognola, 2140 m
arrivo: San Martino di C.
dislivello in salita: m 0
dislivello in discesa: m 720
distanza percorsa: km 6.82
difficoltà: media **
ciclabilità: 99%
tipo di fondo: sterrato 68% - sentiero 32% - asfalto 0%
tempo indicativo di percorrenza: 25 min
punti di appoggio: Rifugio Tognola, 2140 m (tel 0439.68329) - Malga Tognola, 1988 m (tel 0439.494553) - Malga Frattazza, 1445 m (tel 0439.68470)

Dalla stazione di arrivo della telecabina scendere per l’evidente sterrato (inizialmente in direzione SO) fino all’ampia sella della Malga Tognola (q. 1988 m, km 1.57).
Dalla Malga Tognola proseguire per strada sterrata fino ad un bivio a sinistra che conduce nei pressi della partenza dello skilift Cigolera e ad un ponticello sul rio Tognola (q. 1906 m, km 2.35). Passato il ponticello seguire il sentiero a dx (indicazioni "Sentiero ecologico") e seguirlo lungo i vari zig-zag fino ad arrivare alla strada forestale che scende dalla Tognola (q. 1688 m, km 3.46). Scendere per lo sterrato, passare il ponte di legno sul rio Cigolera, poi fare attenzione di prendere a dx (km 4.49, indicazioni "Malga Frattazza") il sentiero che costeggia il torrente e si immette poi sulla strada forestale che scende da Malga Crel, in corrispondenza di un ponte di legno (q. 1515 m, km 5.52). Da qui, prendere a dx (in discesa) la strada forestale per arrivare al parcheggio della telecabina Tognola (q. 1420 m, km 6.82), oppure seguire a sx lo sterrato che conduce in pochi minuti a San Martino centro.

n° 7 Malga Crel (Tognola-Malga Scanaiol-Malga Crel-San Martino di Castrozza)

Percorso molto vario e panoramico, che scende per l’isolato vallone della Malga Scanaiol . Il primo tratto si svolge a piedi con la bici in spalla, lungo la cresta che dalla Tognola porta alla Forcella Scanaiol. Nonostante il disagio, questo tratto è piacevole perchè "aereo", divertente e di breve durata (circa 30 min), e certamente preferibile al sentiero alternativo che raggiunge la forcella proveniente dalla Malga Tognola.
Dalla Forcella Scanaiol, seguendo un sentiero in discesa molto tecnico e a tratti ripido, si raggiunge la comoda strada forestale che, attraversando i boschi secolari della valle, permette di rientrare velocemente a San Martino.
Il percorso può essere felicemente interpretato in chiave turistico-gastronomica concedendosi una deviazione ai prati Dismoni (eccezionale belvedere sul gruppo delle Pale, con ristorante rustico) oppure più comodamente a Malga Crel o in fondo al percorso alla Malga Frattazza.

accesso: San Martino di C., partenza cabinovia Tognola
partenza: Arrivo cabinovia Tognola, 2140 m
arrivo: San Martino di C.
dislivello in salita: m 95
dislivello in discesa: m 815
distanza percorsa: km 11.50 + breve tratto a piedi (ca. 30 min.)
difficoltà: difficile ***
ciclabilità: 85%
tipo di fondo: sterrato 52% - sentiero 48% - asfalto 0%
tempo indicativo di percorrenza: 50 min (+ 30 min a piedi)
punti di appoggio: Rifugio Tognola, 2140 m (tel 0439.68329) - Bar Ristorante Dismoni, 1275 m (tel 0439.62831) - Bar Ristorante Malga Crel, 1577 m - Ristorante Malga Frattazza, 1445 m (tel 0439.68470)

Dalla stazione di arrivo della telecabina seguire la traccia sterrata che sale lungo lo skilift Baby, quindi portarsi a dx sulla pista di sci Conca e seguirla fino in cima alla seggiovia. Da qui a dx seguire il sentiero (attenzione), da percorrere quasi interamente con la bici in spalla, che per cresta raggiunge la Forcella Scanaiol (q. 2093 m, km 2.18).
Dalla forcella seguire il sentiero a sx con marcatura bianco/rossa, divertente ma molto tecnico, fino alla Malga Scanaiol (q. 1745 m, km 4.34). A dx della Malga proseguire per sentiero fino al bivio con il sentiero n° 350 Malga Crel – Lago Calaita (q. 1630 m, km 5.03) Dal bivio prendere il sentiero a sx (scarsamente ciclabile) che, dopo soli 500 m, incontra uno sterrato che si segue fino al bivio per i prati Dismoni (q. 1535 m, km 7.59). Proseguire diritto, lasciare a sx lo sterrato che sale a Malga Crel, raggiungere il leggera salita la q. 1560 m per poi scendere decisamente lungo la strada forestale. Si attraversa la pista di sci Tognola 1, poi in corrispondenza di un ponte sul rio Cigolera (q. 1520 m) curvare a dx (prima del ponte) per arrivare al parcheggio della telecabina Tognola (q. 1420 m, km 11.50), oppure proseguire diritto sul ponte per rientrare a San Martino centro.

n° 8 Lago Calaita (Tognola-Malga Scanaiol-Lago Calaita-Camp-Dismoni-San Martino di Castrozza)

Percorso molto vario e panoramico, tra i migliori della valle. Il primo tratto è in comune con l’itinerario n° 7 e si svolge a piedi con la bici in spalla, lungo la cresta che dalla Tognola porta alla Forcella Scanaiol. Nonostante il disagio, questo tratto è piacevole perchè "aereo", divertente e di breve durata (circa 30 min), e certamente preferibile al sentiero alternativo che raggiunge la forcella proveniente dalla Malga Tognola.
Dalla Forcella Scanaiol inizia poi un sentiero in discesa molto tecnico e quindi si perviene alla splendida conca del lago Calaita, una delle località più spettacolari delle Dolomiti (vi hanno girato alcune scene del famoso film "L’Orso" di J.J. Annaud).
La seconda metà dell’itinerario si svolge lungo un veloce sterrato in mezzo ai boschi secolari della valle, rientrando comodamente a San Martino.

accesso: San Martino di C., partenza cabinovia Tognola
partenza: Arrivo cabinovia Tognola, 2140 m
arrivo: San Martino di C.
dislivello in salita: m 832
dislivello in discesa: m 1537
distanza percorsa: km 27 + breve tratto a piedi (ca. 30 min.)
difficoltà: difficile ***
ciclabilità: 93%
tipo di fondo: sterrato 60% - sentiero 30% - asfalto 10%
tempo indicativo di percorrenza: 2h 35 min
punti di appoggio: Rifugio Tognola, 2140 m (tel 0439.68329) - Rifugio Miralago (Calaita), 1630 m (tel 0439.719395) - Bar Ristorante Dismoni, 1275 m (tel 0439.62831)

Dalla stazione di arrivo della telecabina seguire la traccia sterrata che sale lungo lo skilift Baby, quindi portarsi a dx sulla pista di sci Conca e seguirla fino in cima alla seggiovia. Da qui a dx seguire il sentiero, da percorrere quasi interamente con la bici in spalla, che per cresta raggiunge la Forcella Scanaiol (q. 2093 m, km 2.18).
Dalla forcella seguire il sentiero a sx con marcatura bianco/rossa, divertente ma molto tecnico, fino alla Malga Scanaiol (q. 1745 m, km 4.34).
A dx della Malga proseguire per sentiero fino al bivio con il sentiero n° 350 Malga Crel – Lago Calaita (q. 1630 m, km 5.03) Dal bivio prendere a dx il sentiero, poi sterrato, che conduce al Lago Calaita. Percorrerlo fino in fondo dove si perviene all’asfalto (q. 1621 m, km 7.40).
Scendere lungo la ripida strada principale asfaltata fino a reperire (attenzione!) una stradina asfaltata che sale a sx (q. 1300 m, km 10.20) con indicazioni "S. Antonio n° 358".
Dal bivio prendere in salita l’asfalto che diventa subito sterrato e, dopo circa 600 m, lasciare la stradina per prendere a sx un poco evidente sentiero in salita, che conduce alla simpatica Cappelletta di S.Antonio immersa nel bosco (q. 1513 m, km 12.00). Dalla cappelletta si scende fino ad un bivio, proseguire a sx per sentiero, che poi diventa sterrato e quindi stradina cementata ripidissima. Si perviene quindi all’ameno pascolo di Camp (q. 1260 m, km 13.10).
Da Camp seguire la strada asfaltata a sx, poi la strada forestale che si alza fino all q. di circa 1500 m per poi scendere verso i prati Dismoni (bivio q. 1275 m, km 20.18). Il nostro percorso prosegue a sx del bivio, tuttavia è raccomandabile fare una breve deviazione a dx per raggiungere dopo circa 1 km la località Dismoni, magnifico belvedere sul gruppo delle Pale e su tutta la valle del Primiero (bar-ristorante sul posto).
Dal bivio precedente si sale a sx lungo la strada forestale, fino a raggiungere i prati sottostanti Malga Crel, poi ancora in leggera salita (quota massima 1560 m) per poi scendere decisamente su San Martino. Si attraversa la pista di sci Tognola 1, quindi si perviene ad un bivio: prendere a dx per arrivare al parcheggio della telecabina Tognola (q. 1420 m, km 27.00), oppure proseguire diritto attraverso un ponte per arrivare a San Martino centro.

n° 9 Tognola Downhill (Tognola-Pian dei Cannoni-San Martino di Castrozza)

E’ una downhill che percorre i bellissimi boschi della Tognola, di fronte alle Pale di San Martino, lungo una strada forestale ampia e molto veloce. Percorso ideale per il principiante o per il biker evoluto che vuole misurarsi con le massime velocità su sterrato (attenzione, comunque, agli escursionisti o alle rare jeep delle malghe). Grazie alla telecabina, lo si può ripetere più volte nella giornata ,oppure combinarlo con altri itinerari con partenza dalla Tognola.
Dulcis in fundo, il rifugio Tognola e le due malghe citate possono costituire un invitante pretesto di sosta gastronomica.

accesso: San Martino di C., partenza cabinovia Tognola
partenza: Arrivo cabinovia Tognola, 2140 m
arrivo: San Martino di C.
dislivello in salita,: m 0
dislivello in discesa: m 720
distanza percorsa: km 8.96
difficoltà: facile *
ciclabilità: 100%
tipo di fondo: sterrato 100%
tempo indicativo di percorrenza: 15 min
punti di appoggio: Rifugio Tognola, 2140 m (tel 0439.68329) - Malga Tognola, 1988 m (tel 0439.494553) - Malga Frattazza, 1445 m (tel 0439.68470)

Dalla stazione di arrivo della telecabina scendere per l’evidente sterrato (inizialmente in direzione SO) fino all’ampia sella della Malga Tognola (q. 1988 m, km 1.57)
Dalla Malga Tognola proseguire per l’evidente strada forestale fino al ponte di legno della Val Tognola (q. 1688 m, km 5.60). Una bella fontana permette anche una salutare rinfrescata.
Passato il ponte seguire sempre lo sterrato, passare un altro ponticello sulla Val Cigolera, trascurare un bivio a sx in salita, e continuare fino ad incontrare la strada proveniente da Malga Crel (q. 1515 m, km 7.66).
Da qui, prendere a dx (in discesa) la strada forestale per arrivare al parcheggio della telecabina Tognola (q. 1420 m, km 8.96), oppure seguire a sinistra lo sterrato che conduce in pochi minuti a San Martino centro.

Tognola downhill 2

Dall'arrivo della telecabina si scende per lo sterrato sino a Malga Tognola che si raggiunge al km 1.5 (quota: 1988). Alla malga si prosegue in discesa verso la Val Tognola sino ad un ponte di legno (km 5.6) superato il quale si prosegue lungo lo sterrato sino alla strada di Malga Crel (metri 1515, km 7.6). La forestale si imbocca in discesa per arrivare in pochi minuti al parcheggio della telecabina (km 9, metri 1420) o nel centro di San Martino.
Due interessanti varianti di questa "downhill" partono dalla Malga di Val Cigolera (a quota 1800l segnalata numero "9" una volta giunti allo skilift Cigolera e distante 5 km dall'arrivo della funivia Tognola): la prima scende direttamente dalla malga a San Martino (km 5 dalla malga, 10 in totale) scendendo prima verso la forestale della Tognola e poi verso il paese.
La seconda invece si porta in salita (forte) sino alle piste da sci: oltrepassato lo scavalco, si passa sotto i cavi della seggiovia e si scende fino alle indicazioni Malga Ces. Si percorre (a piedi) un tratto del Sentiero della Pace. Si passa sotto i cavi di un'altra seggiovia (Punta Ces) ed ignorata la deviazione a destra verso San Martino ci si porta alla scuola di sci Cristiania (metri 1830, km 7.6).
Si segue la pista per un breve tratto e si prende poi lo sterrato che passa sopra malga Ces e si innesta sulla strada asfaltata. Strada che si abbandona presto a benefico di uno sterrato (indicazioni Val Cigolera) che dopo un breve tratto di salita scende sino alla forestale dell'Alpe Tognola che imboccata porta ad un bivio dove la direzione di destra è quella che riporta a San Martino (km 13.3).

San martino di castrozza: dalla tognola uno stupendo carosello delle malghe

Tempo di percorrenza: percorso A: 40 min.; percorso B: 55 min.
Difficoltà: itinerario medio
Lunghezza totale: percorso A: 9,7 km ; percorso B: 13,2 km
Dislivello totale: percorso A: 720 m in discesa ; percorso B: 60 in salita 730 m in discesa
Note: D’inverno in questa zona prende vita lo ski-carosello da una malga all’altra, proprio lungo le stesse piste che agli amanti del mtb offrono l’emozione di alcune discese mozzafiato.
In uno scenario dolomitico fra i più affascinanti, questo itinerario consente due varianti “downhill” da percorrere – con le dovute cautele e ben consci delle proprie capacità – con pieno divertimento, passando attraverso boschi di rododendri, abeti, larici. Grazie alla possibilità di accedere alla telecabina della Tognola per le risalite con al seguito la mtb, è possibile percorrere entrambe le discese nell’arco della giornata. Non mancano, comunque, rifugi e ristori per appetitose soste e quindi vale di sicuro la pena di…prendersela con calma.

Dalla stazione a monte della della telecabina per l’Alpe della Tognola, si scende lungo l’evidente sterrato fino alla sella di Malga Tognola, scegliendo poi una strada sterrata fino alla partenza d’uno skilift e subito dopo ad un ponticello sul Rio Tognola. Si segue il tracciato (tabella Malga Valcigolera n. 9) che in piano e con alcuni passaggi un po’ tecnici porta fino a questo alpeggio, punto dove si deve decidere la scelta delle varianti.

Possibilità A: Dalla malga si scende lungo lo sterrato fino alla strada forestale della Tognola che consente di raggiungere il parcheggio dell’impianto, a valle.

Possibilità B: Dalla malga si punta in forte salita alle piste da sci da risalire per un chilometro circa fino alla stazione a monte d’una seggiovia (che parte dalla stessa Malga Cigolera). Di qui di scende ancora sullo sterrato delle piste da sci, verso la Malga Ces - Pian delle Cartucce. Si scende quindi verso San Martino e la stazione della telecabina.

Baita Segantini e malga Juribello solcando la val Venegia

Tempo di percorrenza: ore 2.30
Difficoltà: itinerario facile
Lunghezza totale: km 25
Dislivello totale: 770 m
Note: paesaggisticamente eccezionale, questo itinerario offre l'opportunità di ammirare vari ambienti di montagna, dal ghiacciaio del Travignolo ai pascoli delle malghe sempre al cospetto delle grandi cime dolomitiche delle Pale di San Martino.
L’itinerario si sviluppa nei confini del Parco naturale Paneveggio - Pale di San Martino attraverso la Val Venegia , che nella sua parte più alta, al Pian di Vezzana racchiusa dagli imponenti bastioni del Monte Mulaz e del Cimon della Pala, offre una delle aree botaniche più pregiate del Parco. Si parte da Paneveggio, dal Centro visitatori del Parco (dopo un’occhiata al recinto dove sono custoditi i cervi), percorrendo la statale verso Passo Rolle e dopo poco più di un km si devia a sinistra in direzione Passo Valles, raggiungendo quindi la località Pian Casoni (segnalazioni). Di qui si prosegue pedalando lungo la strada forestale che percorre per intero la Val Venegia: superato un ponte sul Travignolo si entra nel bosco ed in breve si raggiunge il pascolo di malga Venegia (la malga è adibita anche ad agritur).
Su terreno leggermente in salita si raggiunge quindi Malga Venegiota, un secondo locale adibito ad agritur. L’itinerario prosegue verso la testata della valle, attraverso il Campigol della Vezzana sopra il quale si innalzano le cime della Catena centrale delle Pale di San Martino: il Cimone con il ghiacciaio del Travignolo, Cima della Vezzana, i Bureloni, la Cima di Val Grande, il Focobon. Al termine del tratto pianeggiante si affrontano alcuni tornanti sempre ben pedalabili che ci permettono di raggiungere Baita Segantini a 2170 m, il miglior belvedere sul Cimone della Pala che da questo punto si mostra nelle sue inconfondibili linee che giustificano l’appellativo di “Cervino delle Dolomiti”. Così lo appellò e descrisse ancor alla fine del 1700 Amalia Edwards, un’avventurosa scrittrice ed esploratrice inglese che giunge a Passo Rolle in uno dei suoi molti viaggi attraverso le Alpi e le Dolomiti. Dopo un ristoro alla Baita Segantini, in direzione di Passo Rolle si inizia la discesa raggiungendo prima Capanna Cervino e quindi la conca di Passo Rolle: poco prima del valico, all’altezza di una sciovia, una tabella in legno indica la deviazione della strada sempre sterrata per Malga Juribello.
Imboccatala, si procede verso nord tra saliscendi attraverso i pascoli ai piedi del Castellaz per raggiungere il gruppo di edifici che costituisce la struttura dell’alpeggio, con possibilità di ristoro. L’ultimo tratto dell’itinerario segue ancora una strada forestale fino a sboccare, all’altezza di un tornante, sulla statale di Passo Rolle che consente il rientro a Paneveggio.

Da Caoria, di malga in malga nelle valli più remote del Lagorai

Tempo di percorrenza: ore 4
Difficoltà: itinerario medio
Lunghezza totale: km 30,5
Dislivello totale: 980 m
Note: Nei confini del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, alla scoperta di antiche malghe recuperate all’abbandono e al degrado e d’uno speciale sentiero-didattico.
Dal centro di Caoria, paese nel quale è particolarmente viva la tradizione di lavoro del legname, si raggiunge Refavaie, località all’imbocco della Val Cia, proseguendo poi per la strada forestale fino alla deviazione (tabella) per Malga Fossernica di dentro. Si tratta di un edificio completamente ristrutturato che sorge in un luogo particolarmente suggestivo dove è consigliata una sosta per ammirare in tuta calma il panorama delle cime: dalle propaggini del Lagorai che circondano la zona di Passo Broccon, fino alla maestosa catena di Cima d’Asta. E prosegue sul resto del Gruppo del Lagorai fino alle Cime del Curiol e del Col Rotondo. Un momento di contemplazione che ripaga della fatica affrontata finora. Si prosegue poi lungo la strada forestale “Viaz delle Feltrine” e si raggiunge Malga Fossernica di fuori, 1825 m, altro edificio recentemente recuperato e ulteriore punto panoramico. Questa volta l’orizzonte è dominato dalle cime del Lagorai, dal Monte Coppolo a Cima Folga e Scanaiol, la Cima Tognola.

A questo punto si inizia la discesa fino alla casina Pian del Zot a quota 1300 m quindi si prosegue seguendo l’indicazione Valsorda Valzanca fino a raggiungere il Ponte de Stel; poco più avanti vale una seconda sosta Centro visitatori di Prà del Madego, collocato lungo “Sentiero Etnografico del Vanoi”, iniziativa realizzata dal Parco naturale di Paneveggio - Pale di San Martino. Da qui si prosegue sulla strada forestale fino a Caoria.

Pista ciclabile

La pista ciclabile del Primiero collega tra loro tutti i centri abitati, da Imer sino a Siror. Lunga quasi dodici chilometri ha origine a Masi di Imer, sull'argine del torrente Cismon, corso d'acqua che si segue ora su una, ora sull'altra sponda. Olterpassato Mezzano, attraversa un suggestivo tratto di bosco a ridosso della montagna per poi uscire sui prati che conducono a Fiera di Primiero, capoluogo amministrativo della valle. Nel centro del paese, il torrente Canali confluisce nel Cismon e la pista si divide in due formando un anello. Il percorso anulare passa per Transacqua ed attraversa Tonadico lungo le strade del paese, per poi raggiungere Siror lungo la vecchia e poco trafficata strada di collegamento tra i due paesi. A Siror la pista si riporta sul Cismon e lo segue sino a chiudere l'anello a Fiera di Primiero.

Passo Cereda – Passo Broccon

Per raggiungere il 1369 metri del Passo Cereda bisogna pedalare per circa 8.4 km. La pendenza non è eccessiva ma comunque significativa: poco più del 7% di media. Più impegnativo è senz'altro salire il Broccòn. Innanzitutto bisogna valicare il Passo della Gobbera per poi scendere a Canal San Bovo e riprendere a salire per 19 km prima di raggiungere i 1800 metri del Passo. Lo stesso Broccon comunque non nasconde insidie oltre alla lunghezza del percorso.

Val Sorda – Malga Fiamena

L'itinerario qui proposto prende il via dall'arrivo della telecabina Tognola e si snoda lungo i fianchi della Valsorda sino a Fiera di Primiero da cui sarà possibile tornare a San Martino o lungo la statale oppure seguendo il percorso della Rampikissima, deviando dalla strada del Gobbera 5 km prima di raggiungere Fiera (Camp e prati Dismoni).
Giunti all'arrivo della telecabina si imbocca lo sterrato che porta in un chilometro e mezzo alla Malga Tognola dove (a fianco della staccionata della seggiovia Cima Tognola) si imbocca il sentiero 352 "Caoria" che scende nei boschi sino ad una casa forestale (km 5, metri 1570). Il sentiero va percorso con attenzione e si presenta non ciclabile in alcuni suoi tratti. Sempre in direzione Caoria si percorre una forestale che porta sino ad un ponte (km 7.8, metri 1305) dove imboccare la salita di sinistra verso Malga Fiamena. I cinque chilometri di salita, su pendenze costanti, portano sino a 1640 metri di altitudine dove, nei pressi di un tornante (km 12.4) si abbandona la strada per un sentiero che in seicento metri sale alla Malga (metri 1749, km 13).
Una strada forestale porta dalla malga al Colle delle Mede (1510 m di quota, km 17,7)prima leggera salita poi discesa). Tre chilometri oltre il Colle si giunge sull'asfalto e si continua sino a Cicona (metri 1000, m 21.5). Nel paese ci si dirige verso Zortea per immettersi successivamente sulla provinciale del Gobbera che scende sino a Imer e Fiera di Primiero. (attenzione ad imboccare il sentiero sulla sinistra per un'eventuale ritorno a San Martino su sterrato). Il ritorno a San Martino si svolge lunga la comoda, ma impegnativa, strada statale (circa 12 chilometri).

Baita Segantini

Percorso molto panoramico in quanto sale fino a 2200 metri (quasi) di quota e regala panorami unici sulle cime dolomitiche di questa zona, buona parte dell'itinerario, poi, è su sterrato.

Sono partita da Fiera di Primiero ed ho scollinato al Passo Rolle già in bicicletta, ma ovviamente è possibile partire direttamente dal Passo. Nei pressi del Passo (1985 metri) si gira a destra verso la Capanna Cervino (metri 2100) che si raggiunge in quasi due chilometri e che segna la metà strada per giungere a Baita Segantini (2170 metri, km 3.5). Qui attorno c'è un vasto panorama su verdi pendii e cime dolomitiche.
Purtroppo quando l'ho percorso io il tempo era brutto e le cime erano avvolte dalle nuvole!
Dalla Baita si scende in Val di Venegiota sino ad incrociare una strada che da Paneveggio porta al Valles (quasi 8 chilometri): giunti alla strada si può rientrare al Passo Rolle tornando a Paneveggio e risalendo la statale oppure prendere, prima dell'incrocio suddetto, una forestale (la forestale di Malga Juribello, malga che si raggiunge in due chilometri dal bivio) che riporta sulla statale quasi al Passo, poco dopo la malga Rolle. Questa via è lunga 7.5 km (dall'incrocio al Passo) ed è salita-discesa-salita. L'itinerario misura in totale diciannove chilometri ed il dislivello totale è di seicento metri, divisi in tre salite di duecento metri l'una.

Passo Gobbera

Da Fiera si scende fino a Mezzano, 4.5 km. Dal paese, a quota 637 metri slm, si incomincia una salita sempre pedalabile con buon ritmo che, dopo 9.3 km,valica il Passo di Gobbera (mt 990). Se l'itinerario non ha soddisfatto il ciclista rimane sempre molto tempo per scendere verso Prade e poi svoltare verso il Lago di Calaita, a mt 1605, dove si chiude la valle scavata dal torrente Lozen (circa 10 km dal bivio tra la forestale che va al Lago e la statale del Passo Gobbera).
Proseguire verso il Lago è senza dubbio un tuffo nella natura e non delude nessuna aspettativa, peraltro i più abili possono incominciare una traversata attraverso varie malghe in quota fino a San Martino di Castrozza.

Rifugio Caltena

Per gli amanti delle salite da perdere il fiato il rifugio Caltena rappresenta senza dubbio un obiettivo molto interessante: da Transacqua, nei pressi di Fiera di Primiero, si sale per 4.5 km e si colma un dislivello di 530 metri. Il fondo stradale è misto (asfalto, sterrato e cemento) e molto tortuoso e porta al rifugio da cui si gode un bellissimo panorama, una sorta di terrazzo naturale da cui ammirare le belle cime e le verdi vallate del Primiero. Raggiunto il rifugio si può procedere in saliscendi per altri sei chilometri fino a Baita Cogolate (metri 1320) da cui si può fare ritorno o scendere attraverso i Prati Caltena e Poit (da Caltena a Transacqua, lungo questa via i chilometri sono sedici, da Cogolate solo discesa).

Passo Rolle

Questo percorso unisce il centro principale della bassa valle di Primiero al centro più noto, privilegiato punto di osservazione delle Pale, e poi al Passo che chiude la Valle collegandola alla Val di Fassa: ventitrè chilometri per milleduecento metri di dislivello significano una pendenza media di circa il 5%. In realtà però il percorso si può suddividere in due tratti. Da Fiera di Primiero si raggiunge San Martino di Castrozza (metri 1470) in 12.5 km, colmando un dislivello di 800 metri. Superata la celebre località affacciata sulle Pale di San Martino si prosegue con numerosi tornanti fino ai 2000 del Passo. La strada, superato San Martino, si addentra in una zona destinata a Parco (Parco Naturale di Paneveggio-Pale di San Martino) e richiede a chi vi accede uno scrupolo ecologista ancora maggiore di quello raccomandabile in ogni situazione.
La pendenza da superare è mediamente ridotta, ma molto severa in alcuni tratti.

Lago di Calaita

E' una bella escursione che porta alla bella conca verdeggiante dove si trova il Lago di Calaita, bellissimo specchio d'acqua nelle cui acque si riflettono le cime dolomitiche che dominano la parallela valle di Primiero.
Da Zortea si entra in Valle di Lozen, la valle che corre verso nord, dominata dalle cime del Sass Maòr e dalla Cima Madonna. L'altitudine è di 1000 metri circa e si incomincia a salire verso i 1621 metri del Lago ed i 1745 della Malga Scanaiol, punto più alto raggiungibile in valle con la bicicletta.
La direzione da seguire è Miralago-Calaita e la salita sale con una progressione impegnativa ma non proibitiva. In due chilometri si giunge alla malga Lozen, 1180 metri, da cui sempre su asfalto e costeggiando il Rio Lozen si affrontano i quattro duri chilometri che portano al Lago ed al Rifugio Miralago (già all'interno del Parco Naturale di Paneveggio - Pale di San Martino). Il panorama è splendido sia verso sud, con le vette feltrine, che verso nord con un'invidiabile vista sulle Pale di San Martino.
Dal rifugio si può giungere alla Malga Scanaiol, su sterrato anche un po' sconnesso, seguendo la direzione Forcella Calaita (la malga dista 9 km da Zortea e dunque soli 3.3 km dal Miralago).

Malga Fiamena

Bell'itinerario circolare con base a Canal San Bovo, ma ovviamente percorribile da ogni paese della Valle di Vanoi. I chilometri sono 30 per un significativo dislivello globale di 1000 metri.
Da Canale San Bovo (750 metri) si sale verso Cicona (frazione a 1000 metri di quota), oltrepassato questo piccolo paese (km 2.5) la strada si fa sterrata e procede in direzione Malga Boalòn (segnalata). La pendenza rimane sempre ardua, intorno al 10%, fino al km 5 da Canal San Bovo quando si giunge ad un falsopiano.
Continuando a pedalare su pendenze alterne e strada sempre sterrata si giunge a 1830 metri, dove si scollina scendendo poi a Malga Fiamena (1749 metri, km 12).
La discesa è impegnativa nel primo tratto ma percorsi i primi cinque chilometri si entra in una forestale ed in seguito nella forestale della Valsorda attraverso la quale si giunge in breve a Caoria (km 23, metri 850) e poi di nuovo a Canal San Bovo attraverso la strada principale della Valle.(km 30).

Rifugio Costa Gusela

In una ventina di chilometri si arriva da Canal San Bovo al Rifugio, salendo da 750 a 1645 metri. Si sale (poco, per la verità!) dapprima verso Ronco Fosse attraverso la provinciale del Passo Brocòn, che dista circa 5 chilometri dal fondovalle e si eleva a circa 830 metri.
Giunti in questo piccolo nucleo abitato si prosuegue ancora su asfalto fino a località Piancavalli (14 km, metri 1430) dove si pedala su strada forestale, uno sterrato non particolarmente tecnico e neanche troppo pendente.
Il tratto più duro, infatti, è stato già superato trattandosi dell'ascesa che porta da Pralopaie (metri 1135, km 10) appunto a Piancavalli (metri 1430, km 14).
Solo intorno al ventesimo chilometro, però, si possono alzare le braccia e rifiatare: si è giunti all'arrivo, al Rifugio Costa Gusela.

Malga Fossernica

Si pedala da Caoria (metri 845) verso nordovest, in direzione Val Cia. Il primo punto intermedio può essere riconosciuto nel Rifugio Refavaie, a 6 km dalla partenza, collocato a 1115 metri di quota.
La strada per giungervi è asfaltata e poco pendente. Superato il rifugio la strada che si percorre è una forestale: sale sulla destra di una casa, porta ad un prato e successivamente affronta una salita dura ed impegnativa fino ad una passerella, al km 7. Poco oltre la passerella c'è un cartello che indica l'obiettivo della gita, Malga Fossernica: si prosegue lungo la forestale chiusa tra i boschi. Si prosegue in direzione Fossernica (attenzione alle segnalazioni) per altri 11 chilometri prima di arrivare ai 1825 metri del crinale oltre la malga.
Ottimo il panorama sia durante l'ascesa che una volta giunti in vetta al percorso.
Dalla vetta si può scendere lungo l'itinerario di salita o continuare e scendere verso Caoria per la Valzanca (questa discesa misura 14 km).
Punti di appoggio:
Rifugio Refavaie, Malga Fossernica, se la discesa è in Val Zanca anche Casina Forestale Pian del Zot.

Valsorda – Val Tognola

Itinerario che sale oltre i 2000 metri e che si inserisce tra le Cime di Valsorda, Folga, Arzon.
Da Caoria (metri 845) si entra in Valsorda seguendo la direzione Valsorda-Valzanca (il bivio tra le due valli è al km 4.5 e si tiene la direzione di destra) e pedalando su una strada forestale. Successivamente ad un altro bivio si segue un cartello che indica Tognola.
Il contesto ambientale di questo primo tratto è molto vario: ponti, roccioni, fino ad entrare nella Foresta Demaniale della Valsorda (km 7,7, metri 1560). La forcella di Valsorda dista altri sette chilometri (tratti nel finale poco pedalabili), tutt'altro che banali, che portano a scoprire diverse malghe e panorami sempre nuovi.
Dalla Forcella (metri 2094, km 14) si ammirano il Lagorai, il Cimone, la strada e la valle percorse. Si può scendere dall'itinerario di salita o tuffarsi verso Zortea e Canal San Bovo per poi rientrare a Caoria (totale km 31). Se si sceglie di scendere verso Canal San Bovo si attraversano luoghi segnati dagli avvenimenti bellici sia a livello di baraccamenti che di fondo stradale.
Un'interessante variante è salire alla Malga Tognola di Siror, metri 1988. Superato sia il bivio per la Valzanca (km 4.5) che quello per la Malga Fiamena (km 6) si prosegue per otto chilometri circa, quando si incontra il bivio per la Val Tognola (a destra si proseguirebbe per la Forcella di Valsorda).
L'ultimo tratto è su sentiero, talora molto ripido (occhio alla direzione da seguire, le indicazioni nell'ultimo tratto sono un po' carenti). Giunti alla Tognola si può fare ritorno (km percorsi da Caoria: 12+12).

Passo Cinque Croci

Venti chilometri separano Caoria dal Passo Cinque Croci, attraverso il quale si scende al Tesino ed alla Valsugana.
La strada è sterrata e prosegue verso la meta oltre il Rifugio Refavaie (km 6, metri 1115) dove termina l'asfalto ed incomincia il segnavia 337.
Le pendenze sono varie, impegnative soprattutto nella prima parte del percorso mentre sono più dolci sul fondo ghiaioso che si percorre una volta raggiunti i 1800 metri di quota.
Durante quest'ultimo tratto di salita sono da vedere trincee della Prima Guerra Mondiale ed il panorama è davvero ampio, a 360° una volta al Passo, da cui si ammira l'incavo della Valsugana e l'Altopiano dei Sette Comuni.

Passo di Gobbera – Lago di Calatia

Punto di partenza: Fiera di Primiero
Punto di arrivo: Fiera di Primiero
Descrizione: Da Fiera si scende fino a Mezzano, 4.5 km. Dal paese, a quota 637 metri slm, si incomincia una salita sempre pedalabile con buon ritmo che, dopo 9.3 km,valica il Passo di Gobbera(mt 990). Se l'itinerario non ha soddisfatto il ciclista rimane sempre molto tempo per scendere verso Prade e poi svoltare verso il Lago di Calaita, a mt 1605, dove si chiude la valle scavata dal torrente Lozen (circa 10 km dal bivio tra la forestale che va al Lago e la statale del Passo Gobbera). Proseguire verso il Lago è senza dubbio un tuffo nella natura e non delude nessuna aspettativa, peraltro i più abili possono incominciare una traversata attraverso varie malghe in quota fino a San Martino di Castrozza.

Passo Rolle oltre San Martino

Punto di partenza: Fiera di Primiero
Punto di arrivo: Fiera di Primiero
Pendenza: 5%
Lunghezza: 23 km
Località: Fiera di Primiero, San Martino di Castrozza
Descrizione: Questo percorso unisce il centro principale della bassa valle di Primiero al centro più noto, privilegiato punto di osservazione delle Pale, e poi al Passo che chiude la Valle collegandola alla Val di Fassa: ventitrè chilometri per milleduecento metri di dislivello significano una pendenza media di circa il 5%. In realtà però il percorso si può suddividere in due tratti. Da Fiera di Primiero si raggiunge San Martino di Castrozza (metri 1470) in 12.5 km, colmando un dislivello di 800 metri. Superata la celebre località affacciata sulle Pale di San Martino si prosegue con numerosi tornanti fino ai 2000 del Passo. La strada, superato San Martino, si addentra in una zona destinata a Parco (Parco Naturale di Paneveggio-Pale di San Martino) e richiede a chi vi accede uno scrupolo ecologista ancora maggiore di quello raccomandabile in ogni situazione.
La pendenza da superare è mediamente ridotta, ma molto severa in alcuni tratti.

Lago di Val Noana

Punto di partenza: Mezzano o Fiera o Imer
Punto di arrivo: Lago di Val Noana
Località: Mezzano, Fiera, Imer, Val Noana
Il Lago di Noana è il perno di questo itinerario: una volta partiti da Mezzano, da Fiera o da Imer si entra nella valle del Lago fino a dominarlo dall'alto, lambirne le rive e di nuovo salirne le pendici. Da Mezzano si entra nella Val di Noana e si procede su asfalto sino al rifugio Fonteghi, a 1100 metri di quota e 8.3 km dal paese: l'unico tratto sterrato è nei pressi del terzo chilometro quando per evitare un lungo tunnel si imbocca una deviazione. Dal rifugio si scende di circa cento metri per arrivare sulle rive del Lago Noana: ora il fondo stradale si fa sterrato ed in seguito un sentiero che conduce al letto del torrente che va guadato. Oltrepassato il corso d'acqua si procede lungo la traccia 726 che sale ad Ineri (km 11.7, metri 1205) e scende nuovamente per poi risalire a Falasorini (km 14.7, metri 1250): da qui si scende a Mezzano (metri 640) in cinque chilometri, incrociando l'asfalto dopo un paio di chilometri. Da segnalare che procedendo da Mezzano verso il Lago si incontra un bivio (km 6, nei pressi di un tornante) dove girando a destra si attacca la durissima salita di Malga di Val Stua: dal bivio sono 1.5 km al 6% di pendenza ed un successivo tratto di 2.2 km per colmare il residuo dislivello di 310 metri.
Nota: il torrente da guadare è un ostacolo da superare quando le condizioni sono stabili: mai in giornate foriere di pioggia, dopo giornate di pioggia o nel periodo del disgelo.

Monte Bedolè

Punto di partenza: Fiera di Primiero
Punto di arrivo: Fiera di primiero
Località: Fiera di Primiero, San Martino di Castrozza, Lago Calaita, Mezzano
Si parte da Fiera di Primiero (715 metri) e si incomincia a salire lungo la statale che risale su buone pendenze verso San Martino di Castrozza, schiudendo panorami sempre più ampi sulle Pale di San Martino. Al km 7.5 (metri 1100 di quota) una deviazione stacca dalla statale e risale, sempre su asfalto, verso il rifugio Dismoni che si raggiunge superate dure pendenze e numerosi tornanti (km 10, metri 1260). Nei pressi del rifugio si intravede un bivio dove imboccare uno sterrato che sale leggermente fino ad un altro incrocio dove prendere a sinistra lungo una forestale che porta al Lago Calaita. Successivamente si ignorano le deviazioni verso Calaita e si incomincia ad ammirare un vasto panorama non solo sulle cime ma anche sul fondovalle. Si continua a salire su pendenze non eccessive e su buon fondo sterrato sino all'imbocco di un sentiero che porta al Bedolè: è il km 14.5 (quota 1445 metri). La salita ciclabile è finita e le possibilità sono due: si può continuare tornando indietro o raggiungendo, a piedi, la sommità del monte Bedolè, a 1792 metri di quota (calcolare che l'escursionista medio impiega un'ora a percorrere 450 metri di dislivello). La discesa (che alterna asfalto e sterrato) si può percorrere dall'itinerario di salita o scendere attraverso vari rustici, prati ed abetaie (loc Camp, Segnana e Pradet) fino a Mezzano, da cui fare ritorno a Fiera: questa discesa misura sette chilometri fino a Mezzano (685 metri) ed altri quattro chilometri di falsopiano conducono a Fiera. Con questa discesa l'itinerario misura in totale venticinque chilometri.




Passione per la montagna




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