Altopiano di Piné, val di Cembra

Palù e cima Ceramonte

Lunghezza: 18,5 km
Dislivello: 630 metri
tratto asfaltato: 4,0 km
tratto sterrato: 14,5 km
difficoltà **
bellezza **
Il percorso parte dal lago di Serraia. Da qui prendere in direzione della frazione di Ricaldo per poi salire verso 1000 pini. Dopo appena 2,5 km si arriva a destinazione. Da qui entrare nel bosco per la strada forestale tra il campo di calcio ed il caseggiato. Da qui raggiungere il segnalato laghetto delle rane da cui si scende agevolmente per il punto panoramico belvedere sulla val di cembra.
Da qui continuare per la strada forestale e ritornare ai 1000 pini. Prendere la strada all'estrema sinistra del caseggiato (oltre la sbarra) per raggiungere la Baita del Nello. Una volta raggiunta prendere la strada forestale in salita alla più vicina sinistra della Baita e seguirla. Al primo bivio mantenere la destra; al secondo mantenere la sinistra. Proseguire fino in cima. Per il ritorno scendere alla Baita del Nello e prendere la strada asfaltata in direzione Rizzolaga e successivamente verso il lago di Serraia.

Piazzola e monte Costalta

Lunghezza: 20,0 km
Dislivello: 630 metri
tratto asfaltato: 12,0 km
tratto sterrato: 8,0 km
difficoltà **
bellezza **
Il giro prende avvio dal parcheggio di Serraia (970 m. slm) in direzione Lido. Al primo bivio si gira a destra fino allo Stadio del Ghiaccio (km 1,30 a 990 m. slm) e da qui a sinistra in costante salita in direzione località Fovi. Sempre dritti in direzione cima Costalta, finito l'asfalto ancora dritti sempre in direzione cima Costalta.
Al km 3,20 si ignora l'indicazione a destra per Sorgente Ferruginosa e si prosegue dritti fino al km 4,50: qui si gira a sinistra (sul secondo tornante si ignora la stradina a sinistra) superando una stanga in ferro. Da qui inizia il tratto più ripido - al bivio sul tornate si prosegue dritti, non a destra - fino il località Piazzola (km 5,50 a 1480 m. slm). Ora la salita si fa meno impegnativa fino alla fine della strada forestale (km 6,80 a 1550 m. slm).
Si consiglia di scendere dalla bici per proseguire su un ripido sentiero (100 m.) che si collega con un'altra strada forestale (km 6,90 a 1500 m. slm). Sempre dritti su questa nuova strda fino al bivio con la strada provinciale che sale al Passo Redebus (km 9,30 a 1390 m. slm). Da qui inizia una ripida discesa passando sotto il paese di Regnana fino all'albergo Costalta (all'incrocio si segue la strada provinciale in direzione di Baselga di Piné); arrivati al lago delle Piazze si gira a sinistra e si prosegue sul lato sinistro (orografico) del lago e del lago Serraia per arrivare al punto di partenza del giro.

Malga Stramaiolo e Brusago

Lunghezza: 34,5 km
Dislivello: 900 metri
tratto asfaltato: 16,0 km
tratto sterrato: 18,5 km
difficoltà **
bellezza ***
Il giro prende avvio dal parcheggio di Serraia (970 m. slm) in direzione Lido. Al primo bivio si gira a destra fino allo Stadio del Ghiaccio (km 1,30 a 990 m. slm) e da qui a sinistra in costante salita in direzione località Fovi. Sempre dritti in direzione cima Costalta, finito l'asfalto ancora dritti sempre in direzione cima Costalta.
Al km 3,20 si ignora l'indicazione a destra per Sorgente Ferruginosa e si prosegue dritti fino al km 4,50: qui si gira a sinistra (sul secondo tornante si ignora la stradina a sinistra) superando una stanga in ferro. Da qui inizia il tratto più ripido - al bivio sul tornate si prosegue dritti, non a destra - fino il località Piazzola (km 5,50 a 1480 m. slm). Ora la salita si fa meno impegnativa fino alla fine della strada forestale (km 6,80 a 1550 m. slm).
Si consiglia di scendere dalla bici per proseguire su un ripido sentiero (100 m.) che si collega con un'altra strada forestale (km 6,90 a 1500 m. slm). Sempre dritti su questa nuova strada fino al bivio con la strada provinciale che sale al Passo Redebus (km 9,30 a 1390 m. slm). Fino a questo punto il giro coincide con Piazzola.
Seguire la strada asfaltata in direzione del Passo per 100 metri fino al primo tornate dal quale parte la strada asfaltata in direzione della Malga. Seguire la strada (purtroppo asfaltata da poco tempo) in costante salita pedalabile fino a Malga Stramaiolo (km 13 a 1.670 m. slm), adibita ad agriturr ed alpeggio di bestiame (ad apertura stagionale).
Arrivati alla Malga proseguire sempre dritti su strada ora sterrata (ignorare la strada a destra in direzione Malga Stramaiolo alta) per 3,50 km di saliscendi fino alla fine della strada forestale (km 16,5 a 1.680 m. slm) ed imboccare il sentiero in single track lungo il quale si attraverseranno due rigagnoli (dotati di assi in legno che ne facilitano notevolmente l'attraversamento). Finito il single track si imbocca la strada forestale in discesa, dopo circa 500 metri si raggiunge Malga Spruggio bassa e dopo una lunga discesa non semplicissima si raggiunge a Brusago (km 22 a 1.100 m. slm).
Da qui seguire le indicazioni su strada provinciale per Bedollo e successivamente per Baselga di Pinè, fino al punto di partenza.

Bosco Negro

Breve itinerario adatto a tutte le gambe: nove chilometri, una salitella di tre chilometri che sale pendente, ma appunto breve. Si parte a Miola di Pinè, a 990 metri di quota, dallo Stadio del Ghiaccio e si sale su asfalto verso Costalta. Al km 1, in località Parciocca, la strada si fa sterrata ed al primo tornante presenta un bivio: non si segue la strada intrapresa (ovvero si abbandona la direzione Costalta) proseguendo invece diritto.
La strada si fa impegnativa appena dopo un chilometro di rilassante pianura: lo strappo dura solo un chilometro e porta alla sommità del percorso, località Bosco Negro - km 3.2 metri 1300 -, da dove incomincia la discesa verso Campolongo, poi verso il Centro Ippico ed infine si costeggia il Lago di Serraia per rientrare al punto di partenza.

Località Cirocol

Vivace itinerario di soli dodici chilometri ma impegnativo e divertente. I quattro chilometri di salita vengono affrontati per colmare un dislivello di 282 metri, pendenza media dunque del 7%.
Sette dei dodici chilometri sono sterrati, mentre le altitudini variano dai 1030 metri del Lago Piazze ai 1200 di località Cirocol, una cava abbandonata per l'estrazione del porfido.
Si parte dal Lago Piazze e dopo duecento metri di provinciale si devia verso Piazze, al primo tornante si va a destra e, cento metri dopo, giunti ad un incrocio si sceglie la via pianeggiante più di sinistra (via Ciaramont). Segue ancora un incrocio dove svoltare a destra ed un altro nuovo incrocio dove si svolta ancora a destra e si saluta l'asfalto.
Al primo tornante (km 1.4) si svolta a sinistra per attaccare il primo breve strappo in salita che porta a Corcol, km 3.5. Si scende dolcemente verso le Palù-Baita del Nello (km 4.5) per risalire prontamente lungo una strada carrabile, visibile nel prato, che porta ad una forestale che si seguirà verso sinistra fino ad incominciare la discesa.
Si arriva a Sternigo, si volta a destra per Serraia e lì si torna, in leggera salita, alla diga del Lago di Piazze.

Le Celebri Piramidi

Nei pressi dell'Apt di Pinè Cembra si parte per dirigersi verso il lungolago e poi il Lago delle Piazze, si esce dunque dallo sterrato per entrare sulla provinciale.
Giunti a Bedollo si esce dalla provinciale per seguire l'itinerario E5 dove bisogna dare sfogo a tutta la propria abilità di bikers per mantenere un'andatura equilibrata.
Si arriva presto a Quaras, piccolo borgo solitario rinato negli ultimi anni. Ancora qualche centinaio di metri e poi si sbuca su una carrozzabile che apre la visuale sulla Valle di Cembra.
Si scivola verso Segonzano e ben presto si è dominati dalle famose Piramidi. Si prende verso la Val Regnana, stretta incisione, che collega la Valle all'Altopiano di Pinè.
Si sale progressivamente attraverso i resti dei mulini che valsero un tempo l'epiteto di valle dei Mulini a questa stretta vallata.
Uno sguardo alla Cascata del Lupo e l'ultimo strappo riporta a Piazze da cui agevolmente si fa ritorno a Baselga. I chilometri percorsi sono 24, per un dislivello di 540 metri.

Percorso delle Canope

Il percorso inizia da Fornace, al centro sportivo (metri 700).
Si sale lungo la strada asfaltata che porta al Pian del Goc, si gira a sinistra attraversando il bosco su sterrato e seguendo sempre l'indicazione Monte Piano.
Al km 3 si prende a sinistra in discesa su cemento e sulla sinistra si trova la calcara Kalkofen. Proseguendo a destra si percorre la strada sterrata sino alla provinciale, poi in direzione Mazzanigo: allo stop si gira a destra per il Lago di Santa Colomba. All'inizio del lago, a destra, si segue il sentiero delle Canope, suggestivo per le antiche miniere illustrate lungo il tragitto.
Al km 15, termine del sentiero, si scende a destra verso Albiano. Dopo la stretta che attraversa il centro si imbocca la discesa a sinistra verso la provinciale che porta a Lases.
Prima del centro abitato, nei pressi del segnale che indica Lases, si gira a sinistra, dopo duecento metri di nuovo a destra per poi prendere la strada di sinistra sino al centro sportivo.
Si attraversa la provinciale e si segue su strada sterrata l'indicazione Palù-Redont. Si prosegue salendo sopra il Lago di Lases, al bivio, girando a sinistra, si seguirà l'indicazione Val Fredda.
Si sale ammirando sulla sinistra i Castellieri di Lana fino alla strada che scende nella Val Fredda. Si scende per la strada che porta al Lago di Lases ed arrivati ad un gruppo di case si gira a sinistra per tre volte consecutive. Si prosegue a destra costeggiando il Lago.
Continuando a sinistra sulla provinciale e costeggiando il lungolago per circa due chilometri, si trova il bivio che sale alle cave e poi a Santo Stefano.
Per evitare il traffico pesante è consigliabile seguire la provinciale sino a Fornace.
Lunghezza: 26.5 km
Sterrato: 14.5 km
Dislivello: 429 metri

Grauno Capriana

Il percorso ripercorre un tratto della vecchia strada della Valle di Cembra. Si parte dal piazzale di Grauno, scendendo per la Sega Vecia (circa 1,5 km) per poi seguire a destra l'imbocco della strada forestale per un altro chilometro.
Si sale seguendo l'indicazione Mulino al Broccon per poi arrivare alla chiesa di Grauno dopo una discesa. Tra la chiesa e la Canonica, giunti al Valèt, si prosegue su un terreno pianeggiante in direzione nord, lasciando che la strada principale si inerpichi diritta lungo la Pantara.
Si entra poco dopo nella Vallaccia e si esce alla Madonnina dove si trova un capitello dedicato alla Madonna di Lourdes, si gira al Paluat per poi toccare la Preda de Lào e proseguire sino alla Val dele Bòre.
In questa valletta, che scende dalla sovrastante Fontanadào, trovando sulla sinistra la Grava Longa, venivano fatti scendere in Avisio i tronchi di larice, abete e pino che venivano poi fluitati verso Lavis.
Alle Mandre la strada si avvicina alla statale per risalire alla Malga di Capriana, dove si attraversa la valle del Rivo Secco e si prosegue in direzione del primo centro della Val di Fiemme.
Seguiamo la strada Pian del Mas per poi salire leggermente dopo tre chilometri al tornante di Capriana, Cao de Villa. Si prosegue per la valle del Rio Ruat ed imboccando il sentiero per Fontanadào si sale sino a quota 1250 metri.
Dopo una breve discesa: punto panoramico.
Si riprende il percorso ed attraverso una breve salita si arriva a Fontanadào (km 15), radura che accoglie vecchie baite alpine ed il Rifugio forestale.
Si prosegue con ampie visioni sul versante sinistro dell'alta Val di Cembra e di Fiemme.
Da Fontanadào si entra nella valletta del Tò dela Mandra, si attraversa la zona dei Lastroni per trovarsi in località Monel. Si scende verso la polsa del Borich, le Pinede e Pantara sino a Grauno.
Lunghezza: 18 km
Sterrati: 15,2 km
Dislivello: 600 metri

Malga Fregasoga

Itinerario impegnativo (km 23) che risale lungo le pendici occidentali del gruppo del Lagorai. Il dislivello non è impegnativo (650 metri) ma l'impegno richiesto non è da sottovalutare.
Da Brusago (metri 1100) si sale verso il Rifugio Tonini ma questa direzione si abbandona presto virando a sinistra al primo bivio affiancando il torrente Mattio e superando un ponte sul Rio Spruggio.
Si sale e dopo un chilometro ad un tornante si riprende la direzione Tonini ed in seguito la direzione Monte Croce.
Si sale sempre superando un ponte ed andando a destra ad un successivo bivio per continuare a salire lungo i tornanti.
L'ultimo tornante annuncia Malga Fregasoga, metri 1703, km 702) dove la strada si riduce ad un sentiero che, nel bosco, riporta ad un'altra strada forestale.
Si incomincia a scendere incrociando malga Vasoni Bassa ed un evidente bivio dopo si va a sinistra fino a ritrovare l'asfalto ed il paese di Montesover (metri 1120) da cui si riprende la provinciale per tornare a Brusago (km 23).

Cima Costalta

Da Baselga di Pinè, metri 1000, si percorre la strada principale dell'Altopiano per circa 5.5 km fino ad incrociare la piccola stradina che sale al Passo del Redebus (metri 1453), cui si giunge dopo un totale di 8.5 km. Durante questa prima parte del percorso lo sguardo avrà già incrociato i due bei laghi dell'Altopiano, il Serraia ed il lago delle Piazze.
Dal Redebus si sale ancora su asfalto fino ad un prato dove si incrocia una ripida strada forestale che conduce sino alla Cima. La Cima, quasi 2000 metri di altezza, è un punto di osservazione molto fortunato da cui si può spaziare dalle valli sottostanti alle cime più lontane.

Il Pinè Bike

Vista verso Regnana, con strada del Redebus.
Quarantatrè chilometri e millecinquecento metri di dislivello per un bell'itinerario che tocca i luoghi più caratterisitici ed i punti più panoramici dell'Altopiano di Pinè.
Si giunge alla Malga Stramaiolo passando per località Piazzolla (vedi itinerario CIMA COSTALTA). Una volta arrivati in tale località si prosegue fino alla fine della forestale quando si prende un sentiero che porta ad un'altra forestale: la si segue fino a sbucare sulla provinciale che sale al Passo del Redebus.
Al Passo i chilometri da Serraia sono 8, il dislivello colmato di 400 metri (il Passo è a 1390 metri).
Cento metri dopo il passo si incrocia una forestale che sale a Malga Stramaiol e la si imbocca fino a giungere, al km 13, alla malga.
Si è ora nel punto più alto dell'itinerario, a 1680 metri sul livello del mare: si prosegue in saliscendi per quattro chilometri scarsi fino a finire su un sentiero dove in single track si scende per qualche centinaio di metri, in seguito una discesa molto tecnica porta a Brusago, km 22 metri 1100 slm.
Qui si raggiunge il Lago dove una rampa riporta a 1200 metri di altitudine, località Bedollo, ed una successiva discesa su strada bianca (imboccata al quinto tornante sulla provinciale in discesa) scende veloce ad 800 metri, a Laite (km 27).
L'escursionista è atteso ora dall'ultima fatica: varcare i 5 km di salita (prima forestale poi asfalto poi acciottolato andando sempre dritto oltre un parco giochi poi a sinistra al primo incrocio) che portano alla Baita del Nello, km 33 metri 1225 slm. In mezzo ai prati parte una carrabile che presto si congiunge con un'altra forestale dove ci si immetterà proseguendo verso sinistra e girando a destra al secondo incrocio ed a sinistra in seguito.
Discesa, poi saliscendi verso Beldopian e Bellavista: 50 metri dopo il cartello di indicazione panoramica per Bellavista si sale a destra per una carrareccia (solo 50 metri di salita) e poi ci si tuffa con prudenza in una difficile discesa che porta a Chiesa di Baselga vecchia, Tressilla ed alla strada provinciale che riconduce a Baselga.

Alla scoperta delle piramidi di Segonzano

Partenza e arrivo: Baselga di Pinè
Lunghezza: 24 km
Dislivello: 540 m
Si parte da Baselga nei pressi dell'Apt di Pinè Cembra e ci si dirige verso il lungolago e il Lago delle Piazze. Da qui si esce dallo sterrato e si entra nella strada provinciale. Una volta giunti a Bedollo si segue l'itinerario E5. Arrivati a Quaras si prosegue per un centinaio di metri fino ad una strada carrozzabile che offre una visuale sulla Valle di Cembra. Si procede fino a Segonzano dove si potranno ammirare le famose Piramidi. Da qui ci si dirige verso la Val Regnana che collega la valle all'Altopiano di Pinè. Salendo attraverso la valle dei Mulini si giunge alla Cascata del Lupo. Un ultima fatica permette di raggiungere Piazze e successivamente fare ritorno Baselga.




Passione per la montagna




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