Freestyle. Generalmente si pratica nell’halfpipe. L’halfpipe o pipe è un corridoio inclinato a forma di mezzo tubo dove oscillando da una parte all’altra si arriva in cima per fare evoluzioni di ogni tipo. Nelle gare i 5 giudici danno un punteggio in bese a: manovre dritte senza rotazione, rotazioni, altezza delle manovre, ampiezza delle manovre e qualità tecnica dell’esecuzione della prova.
Park. A gara, consiste tramite una giuria di guadagnar il maggior punti possibili attraverso i vari ostacoli di uno snowpark. Gli ostacoli più diffusi sono i rail, i box ed i kick. I rail sono delle strutture in metallo di diverse forme e lunghezze sulla quale ci si mantiene in equilibrio, simile ad una ringhiera. I box sono strutture squadrate su cui i rider possono slidare, possono avere varie lunghezze e inclinazioni. I kick sono dei cumuli di neve più o meno alti da cui, in velocità, si salta facendo le proprie evoluzioni.
Straighjump o big air. E’ una competizione la quale l’atleta effettua un unico salto cercando di compierlo nella maniera più spettacolare possibile. Si affronta una rampa più o meno ripida a velocità sostenuta e si atterra in un’area apposita.
Freeride o freeriding. Si pratica fuori pista e si tratta di surfare sull’abbondante neve fresca appena caduta, in posti isolati. Bisogna essere molto esperti nel praticarlo, col rischio di esser investiti da valanghe. Se la salita viene fatta con l’elicottero si chiama heliboarding, se viene fatta a piedi backcountry. Quest’ultimo è più diffuso del primo e ci sono diversi sistemi di risalita. Con scietti, dei sci corti e larghi; racchette da neve o ciaspole o snowshoes; splitboards, la tavola da snowboard si divide a metà longitudinalmente, così da avere due sci separati.
Boardercross o snowboard cross. Questa specialità prevede un confronto con altri atleti. Si scende su un percorso ricco di ostacoli: whoops (gobbe), waves (onde), banks (paraboliche) e kicker (salti). Il tracciato ha inoltre delle porte direzionali triangolari blu e rosse per indicare il percorso e l’ingresso agli ostacoli. Si iniziano con le qualificazioni, i primi 32 tempi verranno distribuiti in batterie di 4 concorrenti che scenderanno insieme. I primi due che taglieranno il traguardo per primi passeranno il turno, e così via fino alla fine.
Pista. La classica surfata sulle comuni piste da sci.
Freecarve o carving o hardboot. Si tratta di surfare in pista con l’unico obbiettivo di fare curve interpretando a proprio modo i pendii a disposizione. I termini carving e hardboot vengono impiegati se si usa attrezzatura specifica per le alte velocità.
Slalom. Si pratica su una pista con delle porte triangolari rosse e blu per indicare il lato di passaggio. Nelle competizioni si misura il tempo di discesa e vince chi impiega il minor tempo possibile.
Snowkiting o snow-kite. Si tratta di surfare con l’aiuto di una vela, non è necessaria la pendenza del terreno perché è il vento che trascina il rider e la tavola. Dalla velocitè del vento e dalla grandezza della vela si possono fare innumerevoli evoluzioni e soprattutto fare salti molto alti.
Jibbing. Si tratta di una disciplina praticata in maniera divertita, poco seriamente. Consiste nel fare piccole evoluzioni con qualsiasi tipo di ostacolo: alberi, panchine, tavoli ecc.
Alpine. E’ quel ramo dello snowboard che include tutte le discipline sia per gara, sia per hobby che riguardano la velocità senza salti superflui, senza acrobazie e senza neve fresca.
Race. In sostanza è una competizione con altri atleti di qualsiasi disciplina.