Folgaria, Lavarone, Luserna

Altopiano di Folgaria

Fino a malga Seconde Poste (31 km - 1437 m) segue pari pari il percorso generale: da questo punto anziché proseguire verso malga Clama, punta direttamente verso Forte Cherle: in prossimità della Scala dell'imperatore, passando accanto all'ex ospedale militare prosegue lungo la strada forestale di Val Fredda in direzione di Folgaria. La Scala dell'imperatore È una lunga e stretta scala in pietra che si trova a poca distanza di Forte Cherle. Non è una scala qualsiasi: sale con una interminabile sequenza di gradini il ripido pendio boscato che collega quella che era l'area cimiteriale della fortezza al dosso soprastante in cima al quale, su un pianoro, si trovano i ruderi dell'ospedale militare di VaI Fredda. È stata riportata alla luce nel 1 986 nell'ambito del progetto Sentiero della Pace. Si vuole sia stata realizzata nel 1916 in onore dell'erede al trono Carlo d'Asburgo, in visita al fronte degli Altipiani.

Al monte Verena, altopiano di Vezzena

Tempo di percorrenza: ore 4/5
Difficoltà: itinerario lungo, con un dislivello notevole, ma senza asperità tecniche
Lunghezza totale: km 39
Dislivello totale: 1546 m
Note: un invito a nozze per chi ama gli spazi aperti ed il verde. In queste zone si svolge d’inverno la Millegrobbe, gara di gran fondo a tappe (3 giorno per 30 chilometri ogni giorni) lungo tracciati sempre diversi, con i fondisti che sembrano attraversare un mare di neve. Scenario dell’itinerario è l’Altopiano di Vezzena e quello confinante di Asiago, attraversando altri luoghi che furono zone di fronte durante la Grande Guerra ; sul Monte Verena sorgono le rovine di uno dei forti italiani che svolsero un ruolo strategico. Si parte da Passo Vezzena, di fronte all’omonimo albergo, prendendo la strada che attraversa in discesa l’altopiano. Dopo circa 3 km all’altezza d’una segnalazione e del bivio per Luserna, s’imbocca (sinistra) la strada bianca in direzione del Monte Verena. Tra lunghi saliscendi e sfiorando numerosi alpeggi, si raggiunge Malga Camporosà con possibilità di ristoro, affrontando poi in salita la strada asfaltata fino alle Casare delle Mandrielle, sulle pendici occidentali di Monte Verena. Ad un incrocio di più strade, si prende la direzione sulla propria sinistra portandosi sul versante delle Val d’Assa e ad un successivo bivio si seguono le indicazioni per Gherterle.
Entrando in un bosco per una strada forestale si prosegue in piano fino ad un ponte in pietra ed alle indicazioni Quarti-Verena, passando per la Buca della neve e poi Malga dei Quarti e le successive Casere Verena. Con divertenti saliscendi si raggiunge la vecchia strada militare che con moderata pendenza e molti tornanti raggiunge la cima di Monte Verena, con le rovine del forte italiano. Il panorama è vasto sull’Altopiano di Asiago, la pianura veneta, il Lagorai ,il Brenta, il Gruppo del Bondone-Stivo, il Pasubio. La discesa, molto divertente ripercorre l’ultimo tratto fino al bivio per Casere Verena, po si gira verso Casera Campovecchio ritornando alle Mandrielle e di qui a Passo Vezzena lungo il tracciato dell’andata.

Giro dell’Ortesino

Itinerario breve, facile ed adatto a tutti gli amanti della natura. Sono infatti otto i chilometri da percorrere a fronte di un dislivello di soli 95 metri.
Dal Passo Sommo, metri 1341, ci si immette sulla ex strada militare passo Sommo-Sommo Alto (1910-1915 sono gli anni della sua costruzione). Il fondo stradale è sterrato, compatto, a tratti sassoso con frequente affioramento della massicciata esterna. Si pedala su un tratto pianeggiante, si oltrepassano due piste da sci, un impianto di risalita e ci si immerge nel manto forestale di Dosso Sommo.
A circa quattrocento metri dalla partenza la strada inizia a salire leggermente alternando curve e controcurve. Il versante è piuttosto ripido, coperto da larici, abeti ed abeti rossi. Si prosegue in dolce salita, intersecando ogni tanto la massicciata stradale.
Ad un chilometro dalla partenza si è in una radura e ci si trova di fronte ad una deviazione in curva a sinistra e, sulla destra, i ruderi di una casa in pietra, ex-casermetta di controllo del forte.
Si prosegue diritto sfiorando l'edificio immergendosi nuovamente nella boscaglia.
Si percorrono un centinaio di metri in leggera salita, si nota una deviazione, prosecuzione di un sentiero che giunge dal versante sottostante (Maso Splitz).
Si abbandona la strada principale per seguire appunto tale deviazione (km 1,9 - metri 1425). Il fondo è solido e compatto. Il primo tratto (100 metri) è piuttosto ripido ma giunti alla sommità di un dossetto e dopo un breve tratto pianeggiante si prende a scendere. Il fondo diventa erboso, morbido e la pendenza si alterna a tratti pianeggianti.
Si evitano le piccole deviazioni laterali per giungere ad una stanga, la si oltrepassa e si continua a scendere sino al punto in cui si esce dal manto forestale.
Il paesaggio si apre su un'ampia conca prativa e l'itinerario incrocia anche il celebre Sentiero della Pace che scende da destra. Si costeggia il bordo della discarica di materiali inerti, si percorre un breve tratto di salita e si tocca la strada di accesso alla discarica. Ci si trova a cinquanta metri dallo stallone seicentesco dell'Ortesino. Ricovero estivo per il bestiame al pascolo in passato è ora inserito nel circuito del Museo Etnografico del Maso Splitz.
Ignorando l'ampia strada di servizio della discarica si prende la stradina che prosegue con modesto rilievo. Si sbuca sui prati di malga Ortesino pedalando su fondo stradale solido ed a tratti erboso.
Si sfiora la stradina che porta sull'altura sovrastante e proseguendo verso est si raggiunge (km 3,2 metri 1400) il dosso boscato dell'Ortesino. La strada prosegue diritto verso la cava, si svolta però a sinistra immettendosi sulla larga e compatta carrareccia che scende fino alla strada principale.
Il percorso è una vivace discesa, nei pressi del torrente Astico, fino a raggiungere la provinciale 142 in località Zambel, km 4,8 metri 1335.
Ci si immette sulla provinciale e si continua a pedalare su asfalto ed in pianura. Lungo questo itinerario di rientro si passa per una depressione dove ha sede la pesca sportiva, si sfiora il maso cimbro di Perpruneri (dal tedesco Barenbrunnen, sorgente degli orsi) e si rientra al Passo.
Chi non teme la salita ed è pronto ad affrontare itinerari (leggermente) più impegnativi può partire e rientrare da Folgaria, metri 1136 distante qualche chilometro dal passo.

Giro del Prinzep

La partenza avviene dal paese cimbro Luserna (1333 metri), passando per piazza Marconi, piazza Battisti si segue la strada comunale che in leggera salita conduce verso est, abbandonando il centro abitato. Giunti sul dosso Oberlaiten si abbandona l'asfalto per portarsi sulla forestale di malga Campo.
In leggero saliscendi si oltrepassa una deviazione a sinistra per la malga soprastante ed in leggera salita si percorre un ampio versante prativo. Si entra in un'area boschiva, si supera una griglia per le mucche e si sale una specie di dosso. La strada incomincia a scendere una lunga discesa lungo il versante destro della Val Torra che con un dislivello di 135 metri porta a toccare il Rio Valmorta ed a superare il bel ponticello, Ponte Rotto/Rosato, che lo attraversa (km 5,8 metri 1315).
Terminata la discesa si sale in direzione del Passo Vezzena, lungo il versante sinistro della Val Torra. Si esce in un bell'ambiente pascolivo. Superati gli edifici rurali di malga Bisele di Sotto ed ignorata una forestale sulla sinistra si prosegue verso Malga Busa Biseletto. Si attraversa un breve tratto su fondo lastricato ed in cima alla salita si giunge al bivio per malga Costesin (8.3 km - 1430 metri).
Si svolta a sinistra e si prosegue su un tratto pianeggiante. In alto si scorge malga Bosson di Sopra e presto si sbuca su una strada asfaltata (km 9, metri 1460).
Si svolta a destra e si scende in comoda discesa sino a Passo Vezzena (km 10.3, metri 1410). Al passo si svolta a sinistra lungo la statale 349 per poi immettersi sulla strada che stacca a destra in direzione del Verle. Si percorre la leggera salita sino al bivio per la fortezza (metri 1400, km 11). Si svolta a sinistra e si prende a scendere la strada sterrata per malga Palù. Si supera la malga e, aggirato il versante, si entra nel manto forestale. Al bivio successivo si svolta a destra e, su un tratto pianeggiante, si taglia la montagna sino ad una radura.
La strada scende passando accanto alla Casa Guardaboschi (13.7 km - 1370 metri), si svolta a sinistra e dopo una modesta salita si riprende a scendere lungo un'ampia sterrata. Si continua sino a sbucare nella conca prativa di Monterovere in prossimità di un ponticello e di alcune villette turistiche. Si attraversa il Rio Bianco e dopo il ponte si svolta a destra seguendo la strada che prende a salire il versante. Velocemente si raggiunge il manto asfaltato della statale 349 della Val d'Assa. Si volta a destra e poi nuovamente a destra immettendosi sulla SP 133 di Monterovere. Si sale sino a Spiazzo Alto, dove la strada incomincia a scendere lungo il ripido versante. Si svolta a sinistra seguendo la forestale che si immerge nel versante boscoso. Si sale progressivamente fino a sbucare sulla comoda forestale per Slaghenaufi (18 km , metri 1335). Ci si immette svoltando a sinistra e si prende a salire per qualche decina di metri prima di incominciare a scendere verso la statale 349, che si incrocia nella zona del bivio per malga Laghetto (km 20,6 - metri 1220).
Al bivio si svolta a destra e lungo la strada asfaltata si giunge ad un'ampia depressione prativa dove ha sede una pozza alpina, un importante biotopo (vi fioriscono le ninfee).
Sulla sinistra, in prossimità della casara della malga, si stacca un sentierino che in circa 300 metri porta ad un autentico monumento naturale, l'Avez del Prinzep, un abete bianco, il più grande d'Europa, che vanta due secoli di vita.
Si riprende la forestale che porta a Masetti (24 km , metri 1160). Si segue la forestale che porta verso Luserna dove si arriva, dopo qualche salita, al km 26.7

Altopiano di Luserna

Dal parcheggio attiguo a piazza Marconi (metri 1333) questo itinerario taglia l'abitato di Luserna e punta verso Est in progressiva salita verso Forte Lusern (km 3.3, metri 1515).
Si scende nella conca prativa di malga Millegrobbe (km 5.1, metri 1420) e dopo aver raggiunto la sella di Monterovere ci si immette nella forestale che sale il versante Ovest di dosso Verle.
Raggiunto passo Vezzena (km 13.5, salita mai dura) si segue per un tratto la strada asfaltata per Luserna, si devia per Busa di Biseletto: di lì si scende per Ponte Rosato (metri 1312, km 20) prima di concludere in saliscendi il rientro (km 26.5).

Storico – Culturale

Percorso lungo e panoramico, un itinerario storico-culturale che attraversa le più profonde testimonianze della Grande Guerra, combattuta anche sull'Altopiano. Tecnicamente l'itinerario è impegnativo.
Partendo da Lavarone Chiesa ci si dirige verso ovest lungo la statale 349 che si percorre per quattrocento metri.. Giunti in prossimità dell'albergo monte Rust si sivolta a sinistra immettendosi sulla sterrata (indicazioni Sat, Sentiero della Pace) che sale verso il Monte Rust.
L'avvio è dolce ma nel prosieguo si fa più impegnativo. Si pedala su un fondo solido, a tratti sassoso, e su modesti affioramenti di bancate di roccia. Seguendo la strada principale e attraversando in due punti la pista di discesa Prombis si taglia il boscoso versante dell'altura giungendo ad un rilievo roccioso alla cui base si aprono due caverne (rifugi del presidio).
Si aggira il rilievo e si sale all'osservatorio (km 2.2 - metri 1283). Al suo interno si notano grossi fori che ospitavano i riflettori segnaletici puntati sui forti degli altipiani e sulle postazioni strategiche di settore. L'osservatorio, collegato al comando di Virti, fungeva da collegamento ottico.
Si scende dal rilievo e, in prossimità delle caverne, ci si immette di lato lungo la pista Prombis. La si percorre sino in fondo, nel punto in cui incrocia la strada di risalita. Si svolta dunque a sinistra lungo un sentiero che scende nel bosco (indicazioni per Carbonare).
Si sbuca su un'altra pista ed in discreta discesa si arriva a località Elbele. Ci si immette in questo punto sulla statale 349 in prossimità di un ristorante (km 3,6 - metri 1085). Si svolta a destra, seguendo la statale sino a Virti, paesino che si attraversa seguendo una stradina che passa sotto un bel portico. Si sbuca in una conca prativa e ci si immette in una valle piuttosto stretta lungo la quale si prosegue ignorando le varie deviazioni.
Ad un certo punto sulla destra stacca un sentiero ripido che taglia il bosco e che in breve porta sino all'accesso della profonda forra naturale che ospita l'ex-comando austro-ungarico (km 5 - metri 1115). Lasciata la forra si segue la comoda carrareccia che sale alla destra (Sentiero della Pace).
In breve si raggiunge la statale 349, ai confini con il comune di Folgaria. Si svolta a sinistra, si supera una curva e si svolta poi a destra lungo un'altra, breve stradina boschiva. Sbucati in salita ancora sulla statale si supera il tornante e si prende la strada "del Tomazol", forestale che si stacca sul lato sinistro (km 5.7 - metri 1165).
La si percorre in gradevole ambiente prativo per circa duecento metri quando giunti ad un crocicchio ed ad una stanga forestale si svolta a destra immettendoci lungo un sentiero (indicazione Sentiero della Pace) che sale il dosso dietro al quale si trova il borgo di Lanzino.
Si giunge ad un nuovo crocicchio e si prosegue diritto lungo il sentiero della Pace, si passa a monte di alcune residenze e si sbuca sulla comunale di Stengheli.
Saliti al centro abitato (km 6.8) si seguono le indicazioni per il cimitero militare di Slaghenaufi. Si prende a salire un versante boscato, si giunge ad una deviazione dove si segue a destra il segnavia del Sentiero della Pace e, superato un dosso, si scende in una valletta.
In vista i tetti della frazione di Bertoldi, si pedala sino ad un incrocio continuando a percorrere il Sentiero della Pace. Si taglia in leggera salita il versante boscato e si pedala in saliscendi su un fondo sassoso e roccioso fino a sbucare davanti ad un edificio diroccato. E' la "casara", metri 1285 km 8.5.
Ci si passa davanti e si abbandona il Sentiero della Pace. Si svolta infatti a destra pedalando a margine di un ex-pascolo in via di forestazione. Dopo un breve tratto pianeggiante si riprende a salire sbucando su un'ampia strada sterrata. La si percorre per duecento metri e ci si immette su un ripido sentiero che si stacca sulla destra e che porta su un dosso prativo (ancora segnaletica del Sentiero della Pace) dove sorge il cimitero austroungarico di Slaghenaufi. (km 9.8 metri 1275) Si gira a destra pedalando sui prati, il cimitero è vicinissimo, su un dosso che domina la frazione omonima.
Si riprende il percorso rifacendo il tratto prativo che separa dalla forestale. Ci si immette sulla larga strada in terra battuta e, superata una curva in salita, si giunge ad un crocicchio. Si prosegue diritto e si viaggia in direzione Monte Tablat-Monterovere. Dopo un falsopiano si prende a scendere per un bel tratto, leggera salita e poi, in prossimità di una curva dove la strada riprenderebbe a scendere, si volta a destra immettendosi in un viottolo che si addentra nel bosco.
Si taglia parte del versante che degrada verso il Rio Torto (loc. Antal). Il sentiero diventa presto una carrareccia fino al punto in cui incrocia la statale 349 che scende verso Monterovere. Ci si immette girando a destra e si percorre in leggera salita fino a Passo Cost. Arrivati al passo (metri 1290, km 13.7) si svolta a sinistra lungo una sterrata che taglia il bosco (segnaletica Sentiero della Pace) e scende nella boscaglia.
CI si immerge in un gradevole versante boscato scendendo verso forte Belvedere. Si giunge nella radura detta dei camini e si continua a scendere sino a Forte Belvedere. Attenzione ad un sentiero che ad un certo punto stacca sulla sinistra della carrareccia e conduce ad un piazzale della fortezza (piazzale orientale, metri 1160 km 15.8).
Lasciato il forte, che a dire il vero merita una attenta sosta, si pedala lungo la strada di accesso che taglia Dosso Gschwent (toponimo cimbro) e nel punto in cui si immerge nel bosco la si abbandona scendendo lungo la carrareccia che si presenta sulla sinistra.
Rapidamente si giunge ad Oseli (km 16.5 - metri 1110), si attraversa la frazione e ci si dirige verso l'altra frazione, Masi di Sotto.
Si attraversa il borgo, si imbocca a destra una sterrata che sul limitare dell'abitato sale il versante in direzione di frazione Rocchetti. Si supera un profondo avallamento e si percorre la strada comunale. Giunti alla frazione (19.1 km - metri 1125) si svolta a sinistra e percorsi pochi metri si segue un'altra sterrata che si stacca sulla destra entrando in una valletta prativa. Si tagliano i pascoli, si raggiunge località Casa Tobia, si attraversa la statale per Longhi e, passando di fianco all'officina Lunelli, si scende in una profonda depressione prativa. La si risale fino a sbucare in buona salita sulla statale, ad est di Chiesa. Mancano poche pedalate per rientrare al punto di partenza, km 21. (dislivello 428 metri, km 21).

Pizzo di cima Vezzena

Dalla piazza di Luserna (1333 metri) si prende l'ampia strada di collegamento con il Passo Vezzena. Si lascia il paese in leggera salita superando il dosso prativo che lo delimita ad ovest. Percorso circa un chilometro si segue una forestale (1380 metri - Frattele) che stacca sulla sinistra e si inoltra nel fitto bosco del Tannwald (bosco di abeti). Si attraversa il versante boscoso fino ad un incrocio. Si volta a sinistra e si scende verso malga Laghetto. Si incrociano le omonime pista e seggiovia e quindi la provinciale Monterovere Luserna. La si attraversa e si riprende qualche metro oltre la forestale che scende verso una depressione naturale.
Si sbuca sulla comunale asfaltata che porta a frazione Masetti. Ci si immette svoltando a destra e, su tratto pianeggiante, si passa davanti ad un complesso residenziale (km 6.1 - metri 1195). Poco distante, nei pressi di una malga, stacca un sentierino che porta all'Avez del Prinzep, l'abete bianco più grande d'Europa.
Si torna indietro e, a ritroso, si riprende la strada forestale fino alla provinciale Monterovere-Luserna. Raggiuntale si svolta a sinistra su fondo asfaltato. Si giunge a Monterovere (8.3 km - metri 1248) e si passa davanti all'albergo per poi immettersi sulla statale 349 della Val d'Assa che sale verso Passo Vezzena. Percorso un breve tratto pianeggiante si giunge alla deviazione per il Menador dove si volta a destra (indicazioni Sentiero della Pace - e5) immettendosi sulla forestale della Seghetta. Si scende in una depressione valliva, si evitano verie deviazioni e si oltrepassa un ponticello di legno.
Appena oltre, si trova un bivio dove si seguono le indicazioni per Passo Vezzena.. La salita è lunga e divertente. Al km 10.5 (metri 1390) si incontra lo Spiazzo della Volpe: si prosegue oltre su un buon fondo sterrato e si giunge ad un bivio. E' il momento di abbandonare il sentiero E5 per prendere la forestale di sinistra, in buona salita.
La salita dopo qualche tornante lascia il passo ad una serie di cambi di pendenza sino ad un bivio dove voltare a sinistra e riprendere a salire in direzione della conca prativa di Busa Verle, sulla strada asfaltata che porta a Malga Marcai.
(possibile e consigliata una deviazione al Forte di Busa Verle).
Su asfalto si sale il versante sud di Pizzo Vezzena: dopo una bella pedalata si raggiunge uno stretto tornante in salita dove si volta a sinistra verso Cima Vezzena. Il fondo è ora accidentato e la salita impegnativa, attenzione al finale quando si costeggia un precipizio.
Si torna indietro e ci si reimmette sulla strada asfaltata di Marcai di Sopra. Si riprende a pedalare in salita svoltando a sinistra. Dopo un breve tratto si arriva sulla sommità dell'altura della malga. (km 18.6 metri 1655).
Si prosegue, si supera un cippo militare e la strada prosegue pianeggiante per un lungo tratto. All'incirca al chilometri ventidue si devia per Malga Camperolo e la strada si fa sterrata. Il fondo sassoso ed in leggera salita aggira il Dosso Spigolo dei Fondi e porta in discesa alla deviazione per Malga di Porta Manazzo (km 24.5 - metri 1777).
Si scende nell'ampia conca prativa di Val Formica e si prende a scendere lungo gli otto chilometri di discesa che conducono in Val d'Assa (dislivello 607 metri). Raggiunta la statale 349 (32.3 km - metri 1170) si svolta a sinistra raggiungendo il Ghertele. La valle è stretta ed i versanti boscosi. Giunti al Ghertele si volta a destra attraversando un ponte e ci si prepara ad una dura salita: una serie di tornanti scala il Verena, fino a malga Mandrielle (metri 1597 km 41).
Si sbuca su un dosso prativo, la malga sta di sotto sulla destra. Si scende verso la casara e si incontra un nuovo crocicchio: si svolta a destra e si prende a seguire in leggera salita la sterrata che si allontana verso ovest.
Si supera un dosso poi la strada prende a scendere e presto si fa asfaltata. Si continua a scendere per qualche tornante finchè poi la strada si fa nuovamente sterrata all'imbocco dell'ampia vallata prativa di malga e rifugio Camporosà (metri 1440, km 44.3). Dinnanzi si trova un bivio: si prosegue a destra e, superata una piccola area prativa ed una breve salita su fondo accidentato si raggiunge malga Costesin.
Si pedala oltre ed in leggera discesa si arriva alla testata dell'ampia valle pascoliva di Busa Biseletto: al bivio (km 47.5 - metri 1430) si gira a sinistra e si prende a scendere la valle. Si supera su fondo ghiaioso malga Bisele di sopra e successivamente si oltrepassa anche Bisele di sotto scendendo rapidamente sino a Ponte Rotto/Rosato (km 50.1 - 1315 metri). Si inizia una salita su buon fondo sterrato che riporta a Luserna, dove si rientra al 55 chilometro.

100km dei Forti

E' senza dubbio difficile descrivere un percorso di cento chilometri da percorrere in sella ad una mtb e per questo ci baseremo sulla proposta dell'Apt degli Altipiani.

Fino al valico di Valbona

L'itinerario prende avvio dall'area parcheggio di Passo del Sommo (1336 metri) immettendosi sulla comoda strada ex militare che sale la boscosa dorsale del Sommo.
Raggiunti Rifugio Stella d'Italia ed il soprastante Forte Sommo Alto (metri 1579, km 4.3) si prosegue in direzione di Passo Coe. Raggiunto il Passo (7.2, metri 1614) e si percorre la provinciale fino ai resti della ex base Nato (8.6 km , metri 1540), quindi si immette nella strada forestale dei Campiluzzi e scende l'omonima valle.
Vengono toccati nell'ordine: malga Campoluzzo superiore (10.1 km, metri 1482), malga Campoluzzo di mezzo (11.45, metri 1401), malga Campoluzzo inferiore (km 12.8, metri 1348) e malga Azzarom.
Si prosegue lungo l'ex-strada militare che taglia il versante sud-sud-est di Monte Toraro e sfiora il Cappello del Vescovo. Dopo una galleria (metri 1275, km 15) ed una serie di tornanti si raggiunge la Strada Provinciale e quindi il Rifugio Rumor (21.8 km, metri1694) che anticipa il sovrastante valico di Valbona (23.5 km, metri 1782).

Fino al cimitero militare di Slaghenaufi

Seguendo il crinale della montagna si raggiunge in saliscendi la suggestiva Val della Lanze: il sentiero diventa una stradina sterrata che a mano a mano si allarga e sbuca sulla provinciale dei Fiorentini (metir 1472, km 28.6).
Si percorre questa strada sino a malga Seconde Poste (km 31, metri 1437) della quale si attraversano i pascoli.
Ci si infila ora per il ripido sentiero che digrada verso le ex malghe Grimmen (metri 1338) e Clama (1264 metri) e, percorsa per un tratto la comoda forestale che taglia il medio versante nord est di Dosso Cherle, si approda all'area di sosta di San Fermo. Si attraverso poco oltre il torrente Astico e si raggiunge in salita il caratteristico abitato di Tezzeli (km 38.4, metri 1244). Da lì si procede verso San Sebastiano (metri 1270, km 40). Dal limite est della stessa si punta a valle passando per località Morganti. Si sbuca sulla SS 349 della Fricca all'altezza della frazione Carbonare (km 41.5, metri 1080).
Dal centro dell'abitato il percorso taglia il versante Sud nell'ampia depressione prativa dell'Elbele, si incrocia la stradina asfaltata del depuratore, ci si immette sulla statale ed in modesta salita si raggiungono gli impianti di risaltia del Monte Rust. A questo punto una strada sterrata che taglia i pascoli di Malga Elbele sfiora la malga e entra nel bosco fino ai pressi della località Virti.
Non si raggiunge la frazione ma si punta verso nord-est per collegarsi ad una ex strada militare che, presa a destra, porta velocemente ad un ex comando austroungarico (km 45, metri 1135), interamente scavato nella roccia.
Il tracciato punta ora verso l'altopiano di Lavarone immettendosi su sentieri e stradini che portano alle frazioni Stengheli (km 47, metri 1200) e Bertoldi: si sale verso sinistra, in direzione delle vecchie case di Bertoldi e di un bosco dei faggi, e si arriva alla frazione Slaghenaufi (km 48.7, metri 1245): poco più in alto l'omonimo cimitero militare.

Sull’altopiano di Vezzena - Luserna

Superato il cimitero militare si segue la comoda forestale che approda in località Spiazzo Alto, vicino alla strada del Menador (un tempo noto come Kaiserjagerweg). Dopo un breve tratto di statale il percorso si immerge nell'area boschiva della Seghetta (km 52.2, metri 1225) puntando alla lunga forestale che, oltrepassata località Casa del Guardiaboschi (km 54, metri 1366), segue il versante occidentale di dosso Verle per raggiungere da ovest il Passo Vezzena (km 57.3, metri 1414).
Per circa un chilometro si segue la strada asfaltata per Luserna dopodichè in corrispondenza di una secca svolta a destra si imbocca un'ampia sterrata (km 58.5, metri 1465) che taglia i pascoli verso est.
Infilata la strada che scende l'ampia conca valliva di Busa di Biseletto, l'itinerario si abbassa gradualmente tocca il bivio per malga Bisele di sopra, oltrepassa malga Bisele di sotto, ponte Rosato (km 62, metri 1312) e risale il ripido versante opposto della alta Val Morta.
Si punta verso malga Campo per raggiungere Forte Lusern (68.1 km, metri 1515) Dal Forte il percorso dirige verso nordovest scendendo verso la bella conca prativa di Millegrobbe e si immette a destra sulla strada asfaltata che collega Luserna a Passo Vezzena. La si percorre per circa mezzo chilometro e la si abbandona (km 71.6, metri 1436).
Si scende lungo una forestale che, in un ambiente boschivo, guadagna il ripido versante occidentale di monte Cucco. Si taglia la provinciale di Monterovere - Luserna ed approda in località Malga Laghetto (metri 1195, km 75.2).
Tre quarti del percorso sono già stati percorsi e si respira già l'atmosfera dell'arrivo, ma i venticinque chilometri residui sono tutt'altro che banali.

A Folgaria passando per Lavarone

Si incrocia nuovamente la SS 349 che si percorre per circa cinquanta metri, fin quasi a Passo Cost. Si infila invece la stradina boschiva che scende ripida sul versante del Cost, attraverso Camini, fino a Forte Belvedere (metri 1180, km 81).
Si riprende verso nord percorrendo al contrario la strada di accesso al forte che si segue per un buon tratto: la si abbandona per dirigersi verso la strada comunale a raggiungere la località Oseli e da quì si percorre la bella strada delle laste sino a località Masi di Sotto (km 82, metri 82.5).
Da Masi di sotto si prende il sentiero che stacca ad ovest della frazione e che taglia il versante meridionale del monte Rust. Si costeggia il Lago Lavarone, si transita per Pra di sopra e si raggiunge da est l'abitato di Carbonare (89 km, metri 1074).
Da Carbonare si scende al torrente Astico, si oltrepassa il ponte de la Sper, si affronta il versante ed in buona salita si raggiunge l'area pascoliva dell'ex malga Clama (ruderi, km 92.2 metri 1270). In breve si incrocia il percorso dell'andata e poi, dopo un tratto ripido, si raggiungono i pascoli di malga Prima Posta (93.8 km, 1425 metri).
Da qui ci si porta a Forte Cherle (94 km, 1444 metri) e dal forte si scende verso la valletta sottostante, passando attraverso la Scala dell'Imperatore ed i resti di un ospedale militare, per poi risalire gradualmente verso la boscosa Val Fredda fino al bivio dell'Incassero (km 98.94, metri 1528).
SI scende il pendio boscoso e si segue la forestale per Pioverna congiungendosi con la provinciale dei Fiorentini in località Zambel (100.9 km, metri 1334).
Si oltrepassa il torrente Astico, si infila la forestale dell'Ortesino e si sale verso il Dosso della Mora (104 km, metri 1430). Passato maso Spitzi si rientra a Passo del Sommo, metri 1336 e km 106.52.

Altopiano di Lavarone

Nei pressi di Cappella si trova il Parco Palù (metri 1165) da cui prende il via questo itinerario. Si raggiungono agevolemente le località Oseli, Masi di Sotto e di seguito il Lago di Lavarone (km 5.4).
Si aggira lo specchio d'acqua e si scende verso Pra di Sopra, si aggira il versante sud di Monte Rust e si arriva a Carbonare. Passando per il rilievo dell'Elbele si arriva al Comando Austroungarico di Virti (da notare la profonda forra naturale), in leggera salita (km 12) e si prosegue su questa leggera salita verso le frazioni di Stengheli, Bertoldi e Slaghenaufi (15.7). Saliti al cimitero militare ci si immette dopo poco sulla sterrata del Tablat e dal Passo del Cost si scende verso Forte Gschwent Belvedere e poi al punto di partenza.

Percorso altipiano di Lavarone

Prende il via dall'area parcheggio di Bertoldi (1.208 m): sale a Slaghenaufi, sfiora il cimitero militare, segue la strada forestale per Spiazzo Alto ma, anziché proseguire in direzione di Monterovere, taglia il boscoso versante orientale di monte Tablàt, raggiunge passo Cost, quindi località Camini, Forte Gschwent- Belvedere e frazione Masi di sotto. Prosegue verso il lago, taglia il versante sud di monte Rust, scende a Carbonare e rientra a Lavarone passando per il Comando austroungarico.
Lunghezza: 19,9 km
Dislivello complessivo: 360 m
Tratti sterrati: 18,7 km (94%)
Tratti asfaltati: 1,2 km (6%)
Lunghezza totale salite: 4,4 km
Lunghezza totale discese: 5,8 km
Lunghezza totale tratti piani (compresi tra +3% e –3%): 9,7 km

Percorso altipiano di Luserna

Dal parcheggio attiguo a piazza Marconi taglia l'abitato di Luserna e punta verso est, in progressiva salita, fino a raggiungere il bivio per Forte Lusérn (Cima Campo). Scende la conca prativa di malga Millegrobbe, raggiunge la sella di Monterovere e si immette nella forestole che sale il versante ovest di dosso Verle. Raggiunto passo Vézzena segue per un tratto la strada asfaltata per Luserna, devìa verso Busa di Biseletto, scende fino a Ponte Rosato e risale il versante fino a ritornare a Luserna da oriente.
Lunghezza: 26,9 km
Dislivello complessivo: 576 m
Tratti sterrati: 22,1 km (82,2%)
Tratti asfaltati: 4,8 km (17,8%)
Lunghezza totale salite: 7,3 km
Lunghezza totale discese: 8,8 km
Lunghezza totale tratti piani (compresi tra +3% e –3%): 10,8 km

Altopiano di Folgaria

Partenza: Folgaria
Arrivo: Folgaria
Distanza: 43 km
A circa trenta chilometri da Trento, nell'Altopiano di Folgaria, inizia il nostro percorso in Mountain Bike.
Seguendo il percorso generale, dopo una trentina di chilometri, si raggiunge la Malga Seconde Poste. Da qui, attraverso un impagnativo tratto di saliscendi ed un'interminabile sequenza di scalini, puntiamo verso Forte Cherle e successivamente imbocchiamo, nelle immediate vicinanze della Scala dell'Imperatore, la strada forestale della Val Fredda (in direzione Folgaria). Nella zona di Val Fredda scopriamo i ruderi del vecchio Ospedale Militare riportato alla luce dopo gli scavi del 1986 intrapresi per la realizzazione del Sentiero per la Pace.

Giro dell’Ortesino

Partenza: Passo Sommo (1341 metri)
Arrivo: Parco Palù
Distanza: 8 km
Dislivello: 95 metri
Difficoltà: breve e facile
Questo itinerario, breve e facile, è adatto a tutti gli amanti della natura.
Si giunge a Folgaria (circa 30 km dalla città di Trento) e si sale fino a Passo Sommo. Da qui inizia la nosta escursione.
Pedalando per un breve tratto pianeggiante, oltrepassando due piste da sci ed un impianto di risalita, ci si immerge nel manto forestale di Dosso Sommo. Da qui inizia un versante piuttosto ripido, abbellito da maestosi larici ed abeti rossi, che si trasforma ben presto in un dolce salita.
Qui, immersi nei ruderi di un'ex casermetta del fronte, si prosegue diritto, sino a ritrovarsi nuovamente nella boscaglia. e si giunge al Maso Splitz.
Abbandonando la strada pricipale, per un fondo solido e compatto che diventa ben presto erboso e morbido (e che incrocia il Sentiero della Pace), si giunge allo stallone seicentesco di Ortesino. Con un po' di sforzo aggiuntivo si sale sino alla malga Ortesino.
Per il rientro la discesa è vivace; si costeggai li torrente Astico sino a raggiungere la strada provinciale 142 (in località Zambel).
Si prosegue per la provinciale e, sfiorando il maso cimbro dei Perpruneri, si rientra al Passo.
Per coloro i quali desiderano intraprendere un itinerario un po' più impegnativo un'alternativa potrebbe essere quella di partire da Folgaria e raggiungere il Passo Sommo (dislivello 205 metri).

Altopiano di Lavarone

Partenza: Parco Palù
Arrivo: Parco Palù
Difficoltà: facile
A circa 45 Km dalla cittadina di Trento il magnifico Lago di Lavarone, meta turistica di sicuro relax.
Nei pressi di Cappella, presso il Parco Palù (1165 metri), prende il via questo itinerario.
Agevolmente si possono raggiungere le località Oseli, Masi di Sotto e, proseguendo, il lago di Lavarone.
Preseguendo si scende verso Pra di Sopra, si aggira il versante sud di Monte Rust e si arriva a Carbonare. Per chi vuole proseguire oltre, attraverso il rilievo dell'Elbere si giunge al Comando Austroungarico di Virti (12 km) e, pedalando ancora un po', alle frazioni di Stengheli, Bertoli e Slaghenaufi (15,7 km).
Saliti al Cimitero Militare si prosegue per la sterrata del Tablat e del Passo del Cost e si giunge, scendendo verso il Forte Belvedere, sino al punto di partenza.

Luserna

Partenza: Luserna - Piazza Marconi
Arrivo: Luserna - Piazza Marconi
Difficoltà: facile
Partiamo dal parcheggio di Piazza Marconi (metri 1333) e, con una tranquilla discesa, giungiamo la conca prativa della malga Millegrobbe (metri 1420 - km 5).
Da qui, per una salita che non si fa mai dura, raggiungiamo il versante Ovest di Dosso Verle e, oltre, il Passo Vezzena (km 13,5). Proseguendo tocchiamo la Busa del Biseletto e il Ponte Rosato (metri 1312 - km 20); ci avventuriamo poi nella discesa che ci riconduce al punto di partenza.




Passione per la montagna




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